I COMMERCIALISTI CHIEDONO LA PROROGA DELLA ‘SCADENZA TASI’
Enormi le difficoltà operative per rispondere con precisione e puntualità ad una giungla di casistiche e detrazioni.
Rimini, 6 giugno 2014 – Anche i professionisti sono vessati dalle pretese di un Fisco che non è solo insostenibile per i contribuenti, che genera enormi difficoltà operative conseguenti alla necessità di comunicare puntualmente e precisamente una serie inverosimile di dati.
Dobbiamo essere pronti a calcolare e comunicare entro le scadenze ai nostri clienti quanto dovuto al Fisco, imparare nuove tributi, studiarne le norme applicative e le casistiche spesso complesse, spesso e volentieri
ricalcolare gli importi dei suddetti tributi per permettere ai nostri clienti di negoziare le rateizzazioni di debiti di imposta con Equitalia, insomma un supporto continuo operoso e silenzioso, da parte di una categoria che ha dovuto suo malgrado diventare nel tempo la lunga mano del Fisco, sorbendosi tutti gli oneri senza tuttavia i relativi onori.
E’ per tale motivo che l’ultima delle invenzioni del Fisco a proposito di riordino dei tributi locali (la famosa IUC) il cui significato è celato anche a molti degli addetti ai lavori, si rileva agli occhi degli operatori un’ulteriore prova di forza…
A proposito, la Tasi, compresa nella IUC, altro non è nella sua applicazione che la reintroduzione dell’IMU sull’abitazione principale…
Eravamo abituati alle bizzarrie dello Stato e complicazioni nell’applicare norme basate su tutto tranne che sul buon senso, ma quello che a proposito di Tasi sono riusciti a realizzare i Comuni rappresenta un livello di sofisticazione senza precedenti.
A proposito di Tasi, gli operatori si trovano a poco più di una settimana dalla scadenza, a dover impostare sui propri programmi software, manualmente, una serie di casistiche differenti per ciascun comune, perché ciascuno nelle proprie tempestive delibere introduttive della Tasi ha avuto la libertà e autonomia di decidere l’applicazione di aliquote differenziate in funzione di casistiche differenti e detrazioni condizionate a numerosissime verifiche.
Le bizzarrie e la fantasia applicata da ciascun comune non viene naturalmente gestita dalle case di software con la conseguenza che gli operatori devono studiare una miriade di delibere e valutarne l’applicazione caso a caso.
La solerzia dei Comuni della Provincia di Rimini ha fatto sì che la scadenza per la prima rata restasse fissata al 16 giugno prossimo, e così della proroga ad ottobre ne potranno ‘godere’ solamente i contribuenti possessori di immobili posti in Comuni meno svirtuosi, i quali riceveranno comunque un’anticipazione dallo Stato!
Di fronte a tale stato di cose la categoria si rivolge al Sindaco del Comune di Rimini per chiedere una proroga immediata ad una data non a ridosso di altre scadenze fiscali per far fronte all’adempimento dell’imposta locale con serenità e senza commettere inevitabili errori.
Se l’Amministrazione è veramente al servizio dei cittadini questo è il momento di dimostrarlo.
I cittadini e i commercialisti ringrazierebbero.