La Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini a sostegno dei giovani del territorio
Rimini, 20 ottobre 2017 – Si intensifica il rapporto fra la Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, le scuole e quindi i giovani del territorio.
Prima il successo di ‘Invito a Palazzo’, iniziativa promossa a livello nazionale dall’Associazione Bancaria Italiana e che ha permesso a tanti curiosi e appassionati di accedere a Palazzi storici cittadini tradizionalmente chiusi al pubblico perché sede di uffici di Banche e Fondazioni.
A Rimini, l’iniziativa ha avuto un’ulteriore applicazione, istituendo il progetto ‘Guide per un giorno’, con gli stessi studenti del Liceo ‘Giulio Cesare – Valgimigli’ e ‘Serpieri’ che dopo aver condiviso con la Fondazione le conoscenze da trasferire, grazie alla disponibilità del Prof. Alessandro Giovanardi, sono diventati ottime guide a loro volta. Ben 220 le adesioni, con tante richieste rimaste inevase per l’esaurimento dei posti disponibili, tanto che l’iniziativa sarà riproposta in Primavera.
Ora anche la possibilità, per molte scuole del territorio, di accedere alla seconda tranche di finanziamenti nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa giovanile che le fondazioni bancarie italiane, fra le quali la Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, hanno istituito insieme all’impresa sociale Con i Bambini con una dotazione di 120 milioni di euro per tre anni.
Dopo le realtà che hanno avuto accesso alla prima tranche di fondi nel quadro del Bando Prima Infanzia (0-6 anni), ora sono state selezionate le 260 idee progettuali (fra le oltre 800 pervenute da tutta Italia) che potranno aspirare ai fondi del Bando Adolescenza (11-17 anni), i cui risultati definitivi saranno pubblicati nei primi mesi del 2018. Una cinquantina di realtà della Provincia, fra cui molte scuole, sono in lizza per aggiudicarsi porzioni del finanziamento, destinato ad azioni di grande efficacia in presenza di disagi purtroppo diffusi.
Il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori.