FOGLIE ‘BRUCIATE’ DALL’AEROSOL MARINO, PRESTO TORNERANNO AL LORO ASPETTO NATURALE
Rimini, 17 maggio 2012 – Gli addetti al verde pubblico di Anthea hanno terminato la verifica dei danni causati alle alberature della zona mare di Rimini e Bellaria dalla burrasca verificatasi nella notte fra sabato 12 e domenica 13 maggio. Una burrasca di vento che ha prodotto pochissimi danni al patrimonio arboreo, ma che era portatrice di aerosol marino ricco di sale, che ha invece ‘bruciato’ le foglie esposte al mare.
Questo è quanto è stato dedotto in seguito alla verifica dei danni sui giovani germogli delle piante ornamentali collocate lungo la costa e in prima linea di fronte al mare. Spiegazione comunicata anche ai cittadini che in questi giorni hanno chiesto ad Anthea il motivo di quelle chiome così improvvisamente ‘appassite’ in decine e decine di piante.
Melie, pioppi, robinie, ailanti e altre piante collocate sul lungomare, a foglia caduca già formata ma ancora tenera, presentano in questi giorni la chioma interamente o parzialmente danneggiata dall’azione del sale.
E’ il classico danno prodotto dalla necrosi nelle foglie e nei giovani rami delle specie vegetali prive di specifici adattamenti all’ambiente costiero. Piante come i tamerici, infatti, molto più resistenti a questi agenti, non hanno avuto effetti. La pioggia caduta domenica purtroppo non è stata sufficiente a ‘lavare’ le foglie.
Le piante che hanno subito il danno si presentano quindi con la chioma ‘bruciata’ dal sale. Il danno subìto, oltre che avere ripercussioni di tipo estetico, produce anche uno stress generale alla fisiologia dell’albero.
Tuttavia il danno dovrebbe essere temporaneo e risolversi nell’arco di un paio di settimane, quando la vegetazione ripartirà a seguito della attivazione delle gemme latenti di cui queste specie sono dotate.