In merito all’articolo pubblicato oggi dalla Voce di Romagna a pag. 14, dal titolo ‘Parco Marecchia, bufera sulle potature’, Anthea intende replicare come segue:
Nel parco XXV Aprile sono presenti numerosi pioppi ibridi, molto vecchi, che negli ultimi anni si sono caratterizzati per numerosi e ripetuti crolli di grosse branche o di interi alberi. Crolli che avvenivano anche in assenza di fenomeni meteorici avversi. Tale situazione non era più tollerabile per un parco urbano altamente frequentato. Sappiamo, come gestori del verde pubblico, il significato e le conseguenze della ‘capitozzatura’ sulla fisiologia degli alberi. Ma conosciamo anche le conseguenze che gli alberi possono provocare a seguito di crolli o cadute. La sicurezza delle persone viene prima di ogni altra valutazione. Durante i lavori, molte persone che frequentano quotidianamente il parco, hanno attestato la loro approvazione per un intervento di prevenzione di crolli che anche loro avevano potuto osservare negli ultimi anni. Si ricorda quindi che Anthea, il 3 ottobre scorso, comunicò l’avvio dell’intervento al Parco Marecchia motivando il ‘significativo impatto sulla chioma degli alberi’ con la necessità di ‘ridurre le grosse branche dei vecchi pioppi ibridi che sempre più spesso, anche in assenza di fenomeni ventosi, rischiano di cadere al suolo ed essere pericolosi per la pubblica incolumità’. Tecnica e misura delle potature sono decise da professionisti del settore, anche alla luce dello stato di salute delle alberature, che per quanto riguarda il Comune di Rimini sono censite (complessivamente oltre 52.000) una ad una con una sorta di ‘carta d’identità’ visibile su internet. L’intervento è stato compiuto in parte da personale di Anthea ed in parte da aziende di fiducia, sempre sotto la direzione dei professionisti di Anthea. Non è vero che Anthea non sarebbe contenta del lavoro svolto al Parco Marecchia dal personale esterno all’azienda. Si invita il cittadino, del quale non c’è certezza di identità, a mettersi in contatto con Anthea per acquisire le informazioni sul lavoro svolto. Avrà l’occasione di conoscere personalmente il profilo professionale e le valutazioni di coloro che hanno prima analizzato le condizioni generali e quelle delle alberature prima di decidere le modalità di intervento. Potrà quindi confrontare le proprie competenze e discutere nel merito sull’argomento. Favorire la diffusione di giudizi così sommari offende il lavoro altrui e non rappresenta un bell’esempio di educazione civica. ANTHEA srlLA SICUREZZA DELLE PERSONE VIENE PRIMA DI OGNI ALTRA VALUTAZIONE