OSPITE SGRADITA: E’ ARRIVATA A RIMINI LA PIRALIDE DEL BOSSO
L’insetto proviene dall’estremo Oriente ed è segnalato anche nel territorio riminese.
Arreca vistosi danni alle siepi di Bosso.
Rimini, 3 settembre 2014 – Anche a Rimini, purtroppo, è arrivata la Cydalima perspectalis, detta anche Piralide del Bosso. In questi giorni numerose segnalazioni sono arrivate al servizio Verde Ornamentale e Lotta Antiparassitaria di Anthea e diversi riscontri sono stati fatti anche dai tecnici.
Si tratta di un lepidottero o farfalla la cui larva si nutre delle foglie delle piante di bosso erodendone la pagina inferiore allo stadio di giovani larve o divorando quasi l’intera foglia, salvo la nervatura centrale, allo stadio di larva matura. Inoltre la pianta viene ricoperta da una fitta ragnatela di fili sericei.
Le piante gravemente attaccate sembrano completamente secche, ma prima di rimuoverle è bene attendere la probabile ricomparsa di nuovi germogli preparandosi però a prevenire ulteriori attacchi dei bruchi che se ripetuti potrebbero risultare fatali.
Per la lotta, in caso di gravi infestazioni, i preparati migliori, dal punto di vista ecologico, sono quelli a base di Bacillus thuringiensis varietà kurstaki (B.t.k.). Anche i preparati a base di Piretroidi sono efficaci, ma con qualche effetto collaterale in più.
Se l’infestazione si dovesse presentare su poche piante di bosso, invece di utilizzare preparati biologici o insetticidi, si può ricorrere anche ad una semplice ‘lotta meccanica’, mediante la distruzione manuale delle larve o la loro dispersione con forti getti d’acqua e successiva rimozione dal terreno su cui andranno a cadere.
Il contrasto comunque va iniziato appena si intravvedono le prime larve per limitare al massimo i danni alla pianta. Per chi ha dei bossi nel proprio giardino o balconi raccomandiamo quindi periodici controlli.
Giunto in Europa facendo l’autostop a bordo di piante di bosso oggetto di scambi commerciali, dal 2010 è segnalato anche in Italia e dal 2013 ha fatto la sua comparsa nella nostra Regione, inzialmente nelle zone del bolognese e del reggiano.
Il Bosso (Buxus sempervirens)
E’ un arbusto sempreverde, autoctono, di altezza variabile tra i 2 e 4 m, longevo, dall’odore caratteristico e dotato di un robusto apparato radicale ancorante.
Le foglie sono persistenti, opposte, ovate a oblunghe, lunghe fino a 2,5 cm e larghe 1 cm, di colore verde scuro e lucido nella parte superiore, più pallido in quella inferiore.
Per la sua caratteristica di reagire bene alle potature viene ampiamente utilizzato nei giardini, soprattutto nelle sistemazioni ‘all’italiana’, per la realizzazione di siepi formali o di piante singole dalle forme fantasiose e geometriche. Trova impiego anche in silvicoltura per il consolidamento di terreni instabili, in erboristeria per alcune caratteristiche medicamentose (ma attenzione è anche tossico!) e in ebanisteria per il legno pesante e durissimo, molto pregiato e utilizzato anche per la costruzione di strumenti musicali.