Il 25 e il 26 marzo le Giornate FAI di Primavera, grazie anche al sostegno di Banca Carim
Rimini, 21 marzo 2017 – Ci saranno anche 120 Apprendisti Ciceroni riminesi fra i 35.000 che nel weekend in tutta Italia condurranno cittadini e turisti alla scoperta dei tesori artistici italiani nell’ambito delle Giornate FAI di Primavera, quest’anno giunte alla venticinquesima edizione.
Le Giornate FAI di Primavera sono state presentate oggi a Palazzo Agolanti-Pedrocca costituiscono una preziosa opportunità per scoprire luoghi di pregio storico – artistico, alcuni dei quali abitualmente non fruibili dal pubblico: a Rimini, sabato 25 e domenica 26 marzo, il tema delle Giornate FAI sarà: Piazza Luigi Ferrari, Palazzi e scoperte archeologiche.
“È un weekend che non somiglia a nessun altro. Lo si evince dal fatto che i cittadini escono di casa popolando i luoghi intrisi di storia e cultura che l’Italia offre, scoprendone aspetti insoliti e sconosciuti grazie alla possibilità di conoscere siti che non sempre è possibile visitare e storie ancora inedite ma meritevoli di essere raccontate – commenta l’Architetto Andrea Serrau, Capo Delegazione del FAI di Rimini – Anche Rimini ne è protagonista! Grazie al prezioso lavoro dei volontari, delle Istituzioni pubbliche come i Musei Comunali e le Scuole di Rimini e, in particolare quest’anno, in prima linea Banca CARIM, è stato possibile organizzare questa XXV edizione.
Sono in crescita le persone che si avvicinano al FAI, lo dimostrano i numeri: sempre più ragazzi vogliono rendersi protagonisti e sempre più visitatori incuriositi e affascinati ci dimostrano che siamo sulla strada giusta!”
Quest’anno tre luoghi saranno eccezionalmente aperti al pubblico: l’antico Palazzo Agolanti–Pedrocca; il piano nobile del Palazzo neo-rinascimentale della Sede di Banca Carim, inaugurato nel 1912, costruito su imitazione del fiorentino Palazzo Strozzi dall’Arch. Paolito Somazzi, svizzero di origine uruguaiana, che fu il progettista anche del Grand Hotel, qualche anno prima; il ben più noto sito archeologico della “Domus del chirurgo”.
Di particolare interesse l’apertura di Palazzo Agolanti–Pedrocca, in piazza Ferrari: in pochi sanno che al suo interno è racchiuso un tratto delle antiche mura della Rimini romana.
Il Palazzo fu costruito in più fasi per aggregazione di edifici preesistenti che inglobarono parte delle mura urbane, utilizzandole come elemento strutturale; dal 1769 è documentata la presenza del Palazzo come proprietà della nobile famiglia Agolanti. L’edificio passò poi, per eredità, alla famiglia Pedrocca e dopo altri successivi passaggi di proprietà, fu adibito ad ufficio delle Poste e Telegrafo. Nel 1923 fu acquistato dalla Banca d’Italia e fino al 1962 fu destinato a uffici e abitazione del direttore. Durante la visita guidata sarà possibile ammirare le mura romane rimesse in luce ed alte circa 8 metri e alcuni reperti rinvenuti durante i recenti scavi.
“Palazzo Agolanti è uno degli interventi più significativi operati dalla Carim per restituire alla Città un prezioso elemento del suo patrimonio storico-artistico – il commento del Prof. Avv. Sido Bonfatti, Presidente di Banca CARIM – Aprire Palazzo Agolanti alla cittadinanza e renderlo fruibile nelle Giornate di Primavera è un modo per condividerne la bellezza e riscoprirne le ricchezze nascoste. Un sentito ringraziamento al FAI nazionale e alla sua Delegazione riminese per aver segnalato e inserito Palazzo Agolanti, insieme alla Sede centrale della Banca, nel prestigioso novero dei tesori italiani da tutelare e valorizzare. La più viva riconoscenza vada anche ai tanti studenti riminesi, alle loro famiglie e a tutto il personale docente che, con impegno e dedizione, hanno reso possibile un evento così culturalmente rilevante per la Città e dalla vasta eco mediatica”. In rappresentanza di Banca Carim è intervenuto il Vicepresidente Matteo Guaitoli.
La domus del Chirurgo di Piazza Ferrari è una piccola Pompei riemersa dal buio dei secoli nel cuore storico di Rimini, nota per il ricchissimo strumentario del medico-chirurgo rinvenuto alla fine degli anni ’80, in occasione di lavori di arredo urbano della centrale piazza Ferrari. Lavori che consentirono la scoperta e la successiva valorizzazione di un sito archeologico di straordinaria importanza, con testimonianze dall’età romana al Medioevo. Nell’area, a ridosso delle mura di Ariminum, non lontano dall’antico porto, sorgeva la “domus del chirurgo”, cosiddetta dalla professione dell’ultimo proprietario, un medico di cultura greca. Distrutta per un incendio intorno alla metà del III secolo, la domus ha rivelato, fra le macerie del crollo, strutture, mosaici, intonaci, arredi e suppellettili che offrono una “fotografia” eccezionale della vita nella Rimini antica.
Proprio in questo ambiente è stato scoperto un eccezionale corredo chirurgico-farmaceutico, il più ricco al mondo giunto dall’antichità. Ad aprirsi agli occhi del visitatore oggi è un’area archeologica di 700 mq.
capace d’inserirsi nello spazio urbano del giardino della piazza Ferrari con una struttura al cui interno, con un sistema di passerelle trasparenti sospese sulle strutture antiche, è possibile un’agile lettura del sito. Il caso ha voluto che la Domus si trovi proprio accanto al Museo, di cui fa parte integrante completandone il percorso.
“Credo fermamente – dice il Prof. Massimo Pulini, Assessore alle Arti del Comune di Rimini – che il futuro dei musei e del patrimonio storico, artistico e culturale sia nel Racconto. La capacità di far fiorire narrazioni e storie dalla nostra memoria permetterà alle opere e ai musei di non mummificarsi. È importante che questi racconti vengano non solo dagli studiosi, dagli specialisti di un settore, ma anche da apporti trasversali. Conoscitori di altre discipline possono offrire spunti e inaspettate aperture di sguardo. Così anche queste giornate del FAI, attraverso gruppi di voci nuove, verrà amplificato questo tema del racconto”.
Le aperture dell’edizione 2017 di Giornate FAI di Primavera a Rimini sono rese possibili grazie a due importanti istituzioni riminesi: i Musei Comunali di Rimini e Banca CARIM.
Gli orari di visita: sabato 25 marzo 16,00 – 19,00; domenica 26 marzo 10,00 – 13,00 e 16,00 – 19,00.
IL SUCCESSO DELLE GIORNATE FAI DI PRIMAVERA Quando nel 1993 si svolse la prima edizione delle Giornate FAI di Primavera (50 luoghi aperti al pubblico in una trentina di città) era difficile immaginare che sarebbero diventate uno degli appuntamenti più importanti del panorama culturale italiano.
Incoraggiati dalla partecipazione e dall’entusiasmo, anno dopo anno, gli eventi crebbero e i visitatori si moltiplicarono. Su 25 anni della manifestazione contiamo 10.000 luoghi aperti in 4.300 città, oltre 9.200.000 visitatori, 115.000 volontari e più di 210.000 giovani e appassionati Apprendisti Ciceroni. Lo spirito del FAI è rimasto però lo stesso, quello di accompagnare gli italiani alla riscoperta della bellezza che li circonda e che spesso non si conosce o non si vede.
Il 25 e 26 marzo il FAI invita tutti in 400 località d’Italia dove, grazie all’impegno di 7.500 volontari e 35.000 Apprendisti Ciceroni, saranno aperti oltre 1.000 siti: chiese, ville, giardini, aree archeologiche, avamposti militari, interi borghi. Si tratta di tesori di arte e natura spesso sconosciuti, inaccessibili ed eccezionalmente visitabili in questo weekend con un contributo facoltativo.
Sul sito www.giornatefai.it si trova l’elenco completo delle aperture. Le versioni i-Os e Android dell’APP FAI saranno scaricabili gratuitamente dagli store di Apple e Google. Facile e intuitiva, l’app geolocalizzata riconoscerà la posizione dell’utente e indicherà la mappa dei luoghi più vicini da visitare.
SOSTIENI LA FONDAZIONE Le Giornate FAI di Primavera, oltre a essere un momento di incontro prezioso ed emozionante tra il FAI e la gente, sono anche un’importante occasione di condivisione degli obiettivi e della missione della Fondazione. Tutti possono dare il loro sostegno attraverso l’iscrizione annuale (vale tutto l’anno per avere sconti, omaggi e opportunità e in occasione delle Giornate FAI di Primavera per visite esclusive e per corsie preferenziali), oppure con un contributo facoltativo, preferibilmente da 2 a 5 euro, che verrà richiesto all’accesso di ogni luogo aperto o ancora con l’invio di un SMS solidale al numero 45517, attivo dal 13 marzo al 3 aprile. Si potranno donare 2 euro da cellulari Wind Tre, TIM, Vodafone, PosteMobile, CoopVoce e Tiscali, 5 euro con chiamata da rete fissa Vodafone, TWT e Convergenze oppure 5 o 10 euro con chiamata da rete fissa TIM, Infostrada, Fastweb e Tiscali.