BANCA CARIM, I RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE 2014

prosegue la crescita degli Impieghi che raggiungono i 2,95 mld,+ 4,9%, a conferma del sostegno di Carim all’economia locale

leggera flessione della Raccolta Globale, -1%, dovuta ad una politica di riduzione dei rapporti di tesoreria con controparti finanziarie e “istituzionali”

progressivo allineamento delle coperture su crediti ai livelli di sistema e conseguente aumento del costo del credito con rettifiche a 40,7 mln nel semestre (14,3 mln al 30 giugno 2013)

coefficienti patrimoniali rispettosi dei limiti fissati da Basilea 3 – CET1 8,80% – tier1 8,80% – total capital ratio 10,73%.

utile netto 0,6 milioni di euro

 

Rimini, 5 luglio 2014 – Il Consiglio d’Amministrazione di BANCA CARIM – Cassa di Risparmio di Rimini S.p.A., riunito in data odierna, ha esaminato e approvato i risultati del primo semestre 2014.

Il Consiglio ha preliminarmente espresso marcata preoccupazione per il protrarsi della sfavorevole congiuntura economica e per la labilità dei segnali di ripresa, segnatamente nel territorio provinciale di Rimini, che fa registrare indicatori macroeconomici mediamente peggiori di quelli regionali. La preoccupazione origina altresì dalla considerazione delle particolari difficoltà che gravano su alcune infrastrutture fondamentali del tessuto produttivo locale, nonché dalla crisi irreversibile di alcuni primari operatori economici, specie nell’edilizia e nell’intermediazione immobiliare.

Il Consiglio non dubita che le migliori energie dei settori pubblico e privato verranno mobilitate per una favorevole evoluzione del contesto e, tuttavia, prende atto che la situazione economica non può non riverberarsi sulla qualità degli attivi e sulla capacità di creare valore di Banca Carim – azienda solidamente ancorata al territorio, di cui condivide sviluppo e difficoltà –, nonostante la mancanza di qualsiasi profilo di criticità nell’attività di erogazione del credito successiva alla restituzione della Banca alla gestione ordinaria.

Nel primo semestre 2014 Banca CARIM ha comunque proseguito le attività di rilancio produttivo e di rinnovamento organizzativo già avviate nel 2013 dopo l’uscita dal commissariamento.

ANDAMENTO PATRIMONIALE

La Raccolta Diretta si posiziona a 2,87 mld di euro (2,97 mld al 31 dicembre 2013), con una riduzione del 3,39% dovuta in larga parte al perseguimento di una politica volta alla riconversione verso la raccolta gestita nonché, in parte, ad una riduzione dei livelli di concentrazione della raccolta stessa da clientela “istituzionale”. Ove tale politica non fosse stata attuata, la Raccolta Globale avrebbe registrato una crescita di oltre l’1%, migliore di oltre il doppio quella di sistema (0,4%)

La Raccolta Indiretta, grazie alla crescita della raccolta Gestita, ha raggiunto 1,73 mld di euro (1,68 mld di euro al 31 dicembre 2013) con un incremento del 3,2% .

La Raccolta Globale, pari a 4,60 mld di euro, è sostanzialmente stabile e rileva complessivamente un decremento dell’1,0% (al 31 dicembre del 2013 era pari a 4,64 mld di euro).

Gli Impieghi lordi, pari a 2,95 mld di euro (2,81 mld al 31 dicembre 2013), sono cresciuti del 4,9%, in controtendenza con il sistema creditizio, che nel periodo registra – 2,2% .

L’intensa attività di monitoraggio del credito ha consentito una riduzione dei Past Due (crediti scaduti da oltre 90 giorni) per 24,85 mln di euro. Il perdurare della crisi economica, tuttavia, ha ostacolato il buon esito di alcuni piani di ristrutturazione di posizioni ad Incaglio, già avviati negli anni precedenti, con conseguente aumento delle Sofferenze per 82 mln. Gli indici di copertura del credito sono comunque migliorati, raggiungendo il 12,3% del totale del portafoglio contro l’11,65% di dicembre 2013

1 I dati di sistema sono tratti da Abi Monthly Outlook

IL CONTO ECONOMICO

 Il Margine di Intermediazione, pari a 78,6 mln di euro, evidenzia un significativo aumento rispetto al 30 giugno 2013 (44,0 mln di euro) grazie al buon risultato della componente dei Servizi (15,2 mln di euro), e al contributo della gestione del portafoglio in proprietà che, pur operando nei limiti di un profilo assolutamente prudente nella gestione dei rischi finanziari, evidenzia utili da negoziazione per circa 34,9 mln di euro.

L’azione di efficientamento organizzativo e il costante monitoraggio dei costi ha consentito inoltre, rispetto al risultato relativo al primo semestre dello scorso esercizio, un significativo contenimento delle Altre Spese Amministrative nette, che si sono attestate a 10,9 mln di euro, (- 4,9% rispetto al 30 giugno 2013).

Il Margine Operativo ante Rettifiche su crediti ha raggiunto i 42,5 mln di euro (al 30 giugno 2013, 10,2 mln di euro) .

Le Rettifiche su crediti al 30 giugno 2014 sono state pari a 40,7 mln di euro, raggiungendo l’importo complessivo di circa 100 mln di euro di rettifiche apportate dopo la restituzione della Banca alla gestione ordinaria. Il costo del credito, su base semestrale, si è assestato a circa l’1,4%. La dinamica delle sofferenze e delle partite incagliate, ascrivibile essenzialmente alla evidenziazione del carattere di irreversibilità della crisi di un numero circoscritto di prenditori da tempo in difficoltà, destinatari di rilevanti finanziamenti nella gestione precommissariale, ha reso necessari, nonostante le rettifiche sui crediti operate già in misura consistente nel periodo dell’Amministrazione Straordinaria e significativamente incrementate nell’esercizio 2013, nuovi e importanti accantonamenti conseguenti alla confermata intenzione di conformare l’attività della Banca all’osservanza di criteri di rigore nella valutazione della recuperabilità dei crediti, per la salvaguardia dell’integrità del patrimonio e in ossequio alla evoluzione registrata dai più recenti indirizzi della Vigilanza.

Il Risultato netto è positivo per 0,6 mln di euro (-1,7 mln al 30/6/2013), e i coefficienti patrimoniali si attestano quanto al CET1 (Common Equity TIER1 ratio) ed al TIER1 ratio all’8,80% e quanto al Total Capital ratio al 10,73%, al di sopra dei limiti regolamentari vigenti.