Rinnova Rimini: confronto promosso da Banca Carim e Ance Rimini in collaborazione con gli ordini professionali
Rimini, 19 novembre 2015 – Oltre 200 professionisti in sala e altrettanti collegati via streaming nelle sedi degli ordini professionali hanno assistito all’incontro promosso da Banca Carim e ANCE Rimini per illustrare il ‘Rinnova Rimini’. Il progetto, approvato dall’amministrazione comunale riminese, rappresenta il quadro di riferimento per coloro che vorranno promuovere interventi qualificanti sugli immobili cittadini godendo di benefici procedurali, agevolazioni economiche e flessibilità normativa. L’obiettivo è quello di ridare impulso al settore edilizio in crisi, promuovendo la ristrutturazione del centro storico (e delle altre aree individuate dal regolamento comunale) e incentivare il risparmio energetico, l’ecosostenibilità, la progettazione antisismica delle abitazioni.
L’incontro è stato utile ad approfondire, per voce dell’Arch. Alberto Fattori, Direttore Pianificazione Territoriale del Comune di Rimini, gli indirizzi di programmazione e di gestione del territorio che si stanno concretizzando anche con la fase di approvazione finale degli strumenti di pianificazione PSC e RUE.
Attesa per alcune anticipazione sul RUE, che deve ancora essere approvato: “Sarà un documento molto più semplice rispetto al passato: passerà da 280 a una sessantina di pagine e senza allegati. Sarà semplice, sintetico ed operativo. Le tematiche individuate a cui attribuire opportunità sono: frazionamenti delle unità immobiliari; interventi di ristrutturazione edilizia; agevolazione per il contributo di pagamento del contributo di costruzione; recupero ai fini abitativi dei sottotetti”.
“Anche Banca CARIM – ha detto in avvio il Direttore Generale Giampaolo Scardone – ha pagato la crisi dell’edilizia e di una concentrazione di credito praticata in passato verso questo settore economico che pure ha garantito benessere diffuso. Ma senza la ripartenza del settore edilizio non ci sarà ripresa reale. E’ evidente che i profili di intervento dovranno essere diversi e il contributo di idee dei professionisti sarà decisivo per migliorare il patrimonio edilizio esistente, salvaguardando quello storico che va disperdendosi… penso alla ristrutturazione delle colonie sul lungomare e l’intervento sulle strutture ricettive alberghiere. Dal nostro osservatorio vediamo qualche timido segnale di ripresa, che vogliamo incoraggiare alimentando il volano delle idee, con una banca di ‘prossimità’. Parlo di una banca vicina alle famiglie e a chi investe nell’impresa, attratta dalla lungimiranza degli investimenti. Una banca così è anche fisicamente diversa da quella attuale, più trasparente e più accogliente. Affideremo ad un concorso per professionisti la progettazione delle filiali di una banca così concepita”.
“Dopo sette anni di lunga crisi – ha commentato il Presidente di Ance Rimini Ulisse Pesaresi – leggiamo il Rinnova Rimini come un segnale utile a fare ripartire il settore dell’edilizia che purtroppo è ancora sofferente. I dati parlano chiaro: dall’inizio della crisi ad oggi le aziende iscritte ad Ance Rimini si sono ridotte del 30%. Di queste, secondo la Cassa Mutua Edile, quelle attive con cantieri aperti sono il 50%. Nell’ultimo anno le aziende iscritte alla Cassa Mutua sono scese di un ulteriore 10%. Dal 2008 il calo è stato del 53%. I lavoratori sono passati da 1595 del 2014 ai 1280 del 2015 (-20%). Dal 2008 in Cassa Edile sono stati persi 2000 posti di lavoro (-61%).
Dopo tanta attesa pare che il provvedimento ‘Rinnova Rimini’ abbia anticipato in parte alcune opportunità che però possono essere aperte veramente solo attraverso gli strumenti utili a dare alle imprese certezza normativa. Abbiamo accolto con piacere l’approvazione in Consiglio Comunale del PSC perché da tempo chiediamo regole certe e linee guida che ci permettano di operare. Ora auspichiamo in un accelerazione dei tempi e che l’iter per l’approvazione definitiva del PSC sia seguito a breve da POC, ma soprattutto dal RUE che potrebbe fare ripartire subito l’edilizia. Quello che ci preme sottolineare è la necessità di agire con immediatezza. Occorrono nuove prospettive per ridare speranza alle aziende che ancora resistono per garantire posti di lavoro. E pensando alla rigenerazione urbana e alle ristrutturazioni, per la peculiarità dell’economia del nostro territorio, che vede nell’industria del turismo una parte cospicua della sua attività, non si può non immaginare l’ammodernamento del nostro contesto urbano, dei nostri alberghi, del centro storico e la fluidificazione della viabilità. Riteniamo quindi che il punto di partenza sia questo e rimaniamo pronti per operare in prima fila in un rilancio del territorio”.
In un intervento unitario, gli ordini professionali (ingegneri, architetti, geometri e periti) hanno ricordato che “la rigenerazione urbana partecipata passa non solo attraverso gli strumenti urbanistici, ma anche con interventi di natura culturale, sociale, economica ed ambientale, finalizzati ad un incremento della qualità della vita, nel rispetto dei principi di sostenibilità e del contenimento del consumo di suolo. E’ fondamentale investire nella conoscenza, nell’acquisizione di competenze e nella formazione per mettere al centro il ‘progetto’ con la sua parte immateriale, spesso sottovalutata. Chiediamo ci sia attenzione su questo punto, che il mondo economico preveda strumenti finanziari agevolati di supporto anche per chi vuole investire in conoscenza”.
Ha portato il saluto di Banca CARIM anche il consigliere d’amministrazione Renzo Ticchi, che ha ricordato il lavoro in corso per la redazione di un piano industriale di medio periodo, attento alle tematiche innovative trattate nell’incontro.
In conclusione, Giampaolo Giuliani (Servizio Fiscale e Tributario Unindustria Rimini) ha illustrato novità di natura fiscale sugli interventi in edilizia e Davide Casadei (Responsabile del Coordinamento Commerciale di Banca Carim) ha ricordato l’impegno fattivo della Banca al sostegno di una nuova stagione di intervento per migliorare il patrimonio edilizio del territorio.
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