Rimini, 30 novembre 2013 – Bilancio Sociale – Il rilancio del nostro territorio è il titolo del Convegno organizzato da Banca di Rimini che si è tenuto ieri venerdì 29 novembre nell’aula Magna dell’Università di Rimini.Presenti numerosi Soci e cittadini interessati a questo momento di dialogo tra la banca cooperativa, l’economia locale e il territorio. Durante la serata è stato presentato il Bilancio Sociale e di Missione, una novità nella storia della banca, che ha compiuto ben 92 anni e vanta ad oggi oltre 2000 soci.
La Banca di credito cooperativo agisce come intermediario dell’economia locale e, nel rispetto dell’articolo 2 dello Statuto Societario, promuove e favorisce interventi volti a tutelare il bene comune.
Varie sono le azioni svolte nell’anno 2012 da Banca di Rimini nel settore della beneficienza e della mutualità che rappresentano un valore aggiunto riconosciuto da tutti gli stakeholders. A partire dal sostegno alla mensa dei poveri di Rimini, ai giovani (borse di studio, progetti, stage formativi con l’università) e al mondo dello sport sempre per i settori giovanili di calcio, basket e pallavolo. Non mancano le promozioni per grandi eventi cittadini (a partire dal concerto di Morricone di agosto 2012) e il sostegno alla pubblicazioni di testi importanti nella storia della città. Per non parlare della lunga serie di vantaggi messi a disposizione dei soci: dai conti correnti gratuiti, alle promozioni per i familiari dei soci, con sconti e gite sociali. Molto significativo anche l’impegno a favore delle risorse interne, con oltre 20 assunzioni di giovani e qualificati uomini e donne del territorio.
Solo nel 2012 i soldi investiti da Banca di Rimini nel Bilancio Sociale sono stati oltre 580.000 euro tra beneficienza e mutualità, manifestazioni, pubblicità e sponsorizzazioni. L’anno 2013, non ancora concluso, ha già visto erogazioni per oltre 400.000 euro.
“Abbiamo sempre avuto e continueremo ad avere per il futuro una missione _ afferma il presidente di Banca di Rimini, Cesare Frisoni _ che è quella di tenere al centro della nostra attività la persona e il territorio. Questo nostro impegno deve continuare ad essere continuamente rinnovato. In un periodo di crisi come questo, non è facile poter mantenere alta l’attenzione a questa serie di iniziative. Ma il bilancio sociale rappresenta il punto di partenza per andare avanti con forza”.