Montefiore Conca, 11 maggio 2019 – Erano oltre duecento le persone che venerdì hanno festeggiato i vent’anni di Ca’ Santino. A fare gli onori di casa la fondatrice e presidente della Cooperativa Meris Campolucci Marchini che insieme al direttore del Centro Pierpaolo Frontini e l’autore del volume dedicato ai vent’anni di storia il professor Alessandro Sistri, ha ripercorso, non senza emozione, la storia della cooperativa sociale che accoglie persone con disabilità dal 1999.
Tante le Istituzioni che hanno raggiunto Montefiore Conca per festeggiare questa importante ricorrenza a partire dal Sindaco di Montefiore Vallì Cipriani che ha definito Ca’ Santinocome una famiglia e “una comunità in grande crescita. Qui c’è un importante impulso affettivo per i ragazzi, si sentono a casa e impegnati. Trovano in questo luogo un posto dove potersi sentire utili. Per il Comune di Montefiore è un’eccellenza che va aiutata sotto tutti i punti di vista”.
Anche Emma Petitti, Assessore al Bilancio della Regione Emilia Romagna che conosce la struttura da anni ha aggiunto come “La Regione Emilia-Romagna abbia sempre creduto nel valore della struttura di Cà Santino, strategica per tutto il territorio della Valconca e non solo. I venti anni di attività stanno a dimostrare l’ottimo lavoro svolto, frutto di un’attività caratterizzata da una profonda unità d’intenti dei soci fondatori, degli operatori, degli utenti e delle loro famiglie. Questo è diventato un modello che altre realtà dovrebbero prendere ad esempio”.
Da parte sua anche Riziero Santi Presidente della Provincia di Rimini ha promesso un forte interessamento da parte dell’istituzione e concretamente ha parlato di un impegno economico per mettere in sicurezza la strada che porta a Ca’ Santino. “Un segno di riconoscenza per quello che si sta facendo a Ca’ Santino”, ha aggiunto.
Anche Laura Galli, vicesindaco del Comune di Riccione, ente capofila del Distretto Socio Sanitario della provincia ha poi sottolineato come ci sia una stretta collaborazione con il centro che partecipa ai tavoli sulla disabilità con varie progettualità modulabili sulle esigenze delle persone ospiti e ha ribadito che: “a Ca’ Santino l’approccio al problema è far si che la persona si senta considerata e accolta, mettendo al centro i suoi talenti”.
Marcello Tonini, Direttore Ausl Romagna ha voluto sottolineare che: “In questi anni si è creata una forte sinergia tra il Centro montefiorese e l’Ausl con un unico obiettivo: fare del bene. Qui si svolge un ruolo, sia sul versante del recupero sociale che del contenimento delle condizioni sanitarie, di disabilità e fare sintesi di queste due cose non è facile. Ma a Ca’Santino si è riusciti”.
Per l’occasione è stata presentata la pubblicazione “Come le nuvole, Ca’ Santino la sua storia”, 88 pagine che raccontano, attraverso testimonianze e immagini, il percorso di questa esperienza. Una storia, quella di Ca’ Santino che parte da una casa e un podere che si trovano nella Valle di Levola tra le Colline di Montefiore Conca in Valconca.
Il Centro di Ca’ Santino prende infatti il nome dalla località in cui è stato realizzato, alla fine degli anni Novanta, attraverso il recupero di questo vecchio rudere appartenuto ad una famiglia contadina.
Qui prende il via nel 1999 un progetto rivolto a giovani e adulti con disabilità psichiche e mentali che opera grazie all’accreditamento con le Istituzioni pubbliche per far si che gli ospiti possano avere una vita operosa a contatto con la natura. Una vita ricca di stimoli riabilitativi e socializzanti.
Ma Ca’ Santino non è semplicemente un “sostegno”, – si legge nel libro – è un soggetto vivo e attivo della comunità locale per la qualità dei servizi che offre agli ospiti e alle loro famiglie, per l’interazione costante con il sistema scolastico, per il posto che occupa nella progettazione sociale di un vasto territorio al confine tra Romagna e Marche.
Una giornata, quella di venerdì organizzata anche per presentare le tante attività del Centro, che sorge su un’area di 13 ettari dotata di infrastrutture utili a realizzare diverse attività: dall’olio al pane, dal laboratorio di ceramica alla falegnameria. Qui gli ospiti si occupano anche dell’orto, della serra, del bosco e degli animali della Fattoria. Sono seguiti da operatori sociali, psicologi ed educatori. Oggi a Ca’ Santino lavorano oltre 40 persone impegnate in diverse mansioni: dalla assistenza continuativa alla organizzazione dei laboratori e all’attività agricola.
Ca’ Santino è anche una Fattoria aperta tutto l’anno alle scuole primarie e medie. Sono circa 1000 i bambini delle Province di Rimini e Pesaro che arrivano ogni anno nella valle di Levola per partecipare a laboratori educativi e sociali.
Oltre al libro venerdì è stata l’occasione anche per fare il nuovo percorso pedonale e sensoriale che nasce dall’esigenza di creare uno spazio intermedio tra i locali della Casa e l’area esterno del Centro: l’orto, la serra, l’uliveto, il maneggio, il frutteto. Si tratta di un percorso sensoriale, che abbatte le barriere architettoniche, con forme, colori e profumi che vanno di pari passo con le stagioni dell’anno.
L’evento ha ricevuto il Patrocinio da parte della Regione Emilia-Romagna e ha visto la presenza dei rappresentanti della Prefettura di Rimini e dell’Ufficio Scolastico della Provincia oltre a diversi Sindaci e Amministratori della provincia.
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