CONCERTO DI PASQUA CON LE MUSICHE BAROCCHE DI CORELLI, TELEMANN, HÄNDEL E BACH

2012_04_09_18_53_42_5903L’invito all’ascolto promosso dal Rotary Club Rimini Riviera

è per lunedì, 1 aprile, alle ore 18.00 nella chiesa di San Giuliano Martire di Rimini

Rimini, 29 marzo 2013 – Lunedì 1 aprile 2013, alle ore 18,00 nella chiesa di San Giuliano Martire a Rimini, si svolgerà il tredizionale Concerto di Pasqua promosso dal Rotary Club Rimini Rivera.

Si esibiranno Fabio Fabbrizioli all’oboe e Mauro Ferrante all’organo. Direzione artistica di Gianandrea Polazzi.

Il programma prevede musiche di:

Georg Philipp Telemann (1681 – 1767) Sonata in La minore per oboe e basso continuo (Siciliana – Spiritoso – Andante – Vivace);

Johann  Sebastian Bach (1685-1750), Preludio in Fa maggiore BWV 940 (da Zwölf kleine Praeludien) Preludi al corale Wer nur den lieben Gott lässt walten BWV 690 e 691;

Georg Friedrich Händel (1685 – 1759), Sonata in Re minore per oboe e basso continuo HWV 375 (Largo, Allegro, Grave, Minuetto);

Johann  Sebastian Bach, Invenzione n. 7 in Mi minore BWV 778, Invenzione n. 10 in Sol maggiore BWV 781, Aria (dalle Goldberg Variationen BWV 988);

Arcangelo Corelli (1653-1713), Concerto in Fa maggiore per oboe e basso continuo (Preludio – Allemanda – Sarabanda – Gavotta – Giga).

Il programma presenta un breve saggio del repertorio per oboe e basso continuo e per tastiera tra la seconda metà del Seicento e la prima del Settecento, un periodo storico di straordinario sviluppo per la musica strumentale, attraverso l’esecuzione di opere dei maggiori esponenti della musica barocca, a cominciare da Corelli, fino a Telemann, Händel e Bach.

Georg Philipp Telemann è senza dubbio uno dei maggiori protagonisti del Barocco musicale europeo: contemporaneo di Bach e di Händel, con entrambi strinse rapporti di amicizia, il suo stile si colloca tra l’intensità spirituale del primo e l’esuberante vivacità del secondo.

Nel 1723, Bach raccolse nel volume dal titolo Inventionen und Sinfonien alcuni brani per tastiera a due e tre voci, riprendendo, e in alcuni casi modificando, composizioni scritte alcuni anni prima (con i titoli in latino di Praeambula e Fantasiae) per il Klavierbüchlein dedicato al figlio Wihelm Friedemann. Tali brani sono eseguibili al clavicordo, al cembalo oppure all’organo, e così anche il breve Preludio in Fa maggiore BWV 940 tratto dai Zwölf kleine Praeludien. Il Preludio al corale è invece una forma strettamente legata alla liturgia luterana, esso era infatti eseguito dall’organista prima che il coro intonasse il canto vero e proprio. Bach portò questa forma al livello artistico più alto e ne compose varie raccolte. Georg Friedrich Händel, protagonista assoluto della musica del XVIII secolo, subì anch’egli l’influsso dello stile italiano – evidente nella Sonata in Re minore per oboe e basso continuo HWV 375 – e la sua opera, sintesi dei modelli estetici del primo Settecento, condizionò i compositori delle generazioni successive e i maestri del Classicismo viennese. Fondamentale fu il contributo di Arcangelo Corelli allo sviluppo della forma musicale del Concerto grosso, di cui il Concerto in Fa maggiore per oboe e basso continuo rappresenta un notevole esempio.