METTERE IN SICUREZZA UN BORGO STORICO NEI CONFRONTI DI EVENTI SISMICI
È QUANTO IMPARERANNO DOMANI A VERUCCHIO 52 STUDENTI
DELL’ISTITUTO GEOMETRI “BELLUZZI”
SOTTO LA GUIDA DI ESPERTI NAZIONALI DI VULNERABILITÀ DELLE STRUTTURE URBANE ED EDILIZIE
L’INIZIATIVA È ORGANIZZATA DALL’ASSOCIAZIONE “IO NON TREMO!”
Rimini, 9 maggio 2013 – 52 futuri geometri di Rimini saranno domani, venerdì 10 maggio, a Verucchio (Rn) per imparare a mettere in sicurezza un borgo storico contro i pericoli di un eventuale evento sismico. L’iniziativa è organizzata dall’Associazione di Promozione Sociale “IO NON TREMO!” e vi partecipano gli studenti delle classi IV B e IV C dell’Istituto Tecnico Statale per Geometri “Odone Belluzzi”. La visita di istruzione è la parte finale di un progetto educativo sviluppato in classe nei mesi di marzo e in maggio dall’Associazione sul tema del “Rischio Sismico” e che ha appunto coinvolto gli studenti del Belluzzi seguiti dal Professor Ing. Marco Forlivesi, tra i promotori dell’iniziativa insieme all’ing. Fabio Campedelli, l’ing. Alberto Dellavalle e all’ing. Andrea Barocci. A Verucchio, i ragazzi avranno l’opportunità di verificare sul campo i concetti acquisiti durante le lezioni teoriche visitando il borgo con due guide d’eccezione: il professor Nerio Tullini, docente di Tecnica delle Costruzioni del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Ferrara, e l’architetto Irene Cremonini dell’Istituto Nazionale di Urbanistica. La Cremonini è un’esperta di pianificazione e di prevenzione sismica a scala urbana, tra i suoi diversi lavori ha definito per la regione Emilia-Romagna un metodo di valutazione della vulnerabilità sismica dei sistemi urbani e ha partecipato al Programma di ricerca di interesse nazionale sulla salvaguardia dei valori storici, culturali e paesistici nelle zone sismiche italiane (PRIN). La visita al borgo sarà possibile grazie all’ospitalità dell’Amministrazione Comunale di Verucchio che consentirà l’accesso a tutti i suoi edifici storici. “Il progetto educativo promosso da “Io Non Tremo!”– spiega l’ingegner Fabio Campedelli dell’Associazione – si è sviluppato in un percorso formativo che, attraverso la comprensione dei fattori che compongono il rischio sismico (pericolosità, esposizione e vulnerabilità), consente di giungere all’individuazione di criteri operativi per la mitigazione dello stesso sia a scala edilizia sia a scala urbana. Con ciascuna delle due classi sono stati svolti incontri per un totale di 8 ore di laboratorio teorico, analizzando caratteristiche e vulnerabilità in particolare di edifici in muratura tipici del patrimonio storico del nostro paese. È stato davvero sorprendente – commenta l’ingegner Campedelli – come i ragazzi, durante queste lezioni, sollecitati a elaborare soluzioni alle problematiche presentate ne hanno evidenziate diverse e interessanti, a dimostrazione non solo della loro preparazione ma della loro buona capacità di reazione, dimostrando prontezza, intelligenza, creatività e serietà”.