TASSA DI SOGGIORNO A RICCIONE: INTERVENTO DELLA CONFARTIGIANATO
L’applicazione o meno della tassa di soggiorno è una decisione dell’Amministrazione comunale, che dovrà adottarla in base alle proprie strategie ed ai propri bilanci.
Crediamo tocchi all’Amministrazione valutare la necessità di introdurla.
Rileviamo solo che un anno fa era stata congelata. In conseguenza c’è stato uno sforzo notevole sostenuto da imprese e cittadini, sottoposti al pesante prelievo di Imu e addizionale comunale.
A tutt’oggi l’Amministrazione comunale, dopo l’incontro avvenuto lunedì scorso, non ci ha fornito alcuna documentazione sul bilancio di previsione 2013. In quella sede erano trapelate linee di indirizzo e l’accenno alla probabile applicazione di una tassa di soggiorno, nel caso utile a migliorare la qualità dei servizi offerti ai residenti ed ai turisti.
Leggiamo di un dibattito accesosi anche fra Associazioni, che non intendiamo alimentare perché le tensioni fra categorie economiche non producono nulla di vantaggioso per le imprese.
Crediamo opportuno che il tema sia affrontato a livello dell’intera Riviera di Rimini, così da adottare una linea di condotta condivisa da tutte le Amministrazioni, evitando l’introduzione di elementi che alterino la concorrenza fra imprese.
Di certo non potremo accettare che l’eventuale non applicazione della tassa di soggiorno riveli la necessità di inasprire ulteriormente la pressione fiscale ed amministrativa sulle nostre imprese, perché significherebbe che è necessario tappare buchi di bilancio.
Le piccole e medie imprese sono già al limite, non si possono far carico di ulteriori aggravi.