Il 40% dei nuovi 50 iscritti annui all’Ordine degli Ingegneri di Rimini è donna.
Il precariato segna però il destino dei nuovi professionisti.
I giovani ingegneri riminesi: “Incontriamoci, confrontiamoci all’interno dell’Ordine”.
Rimini, 13 settembre 2012 – Il 57° Congresso Nazionale Ordini Ingegneri d’Italia (al Palas di Rimini sino a domani venerdì 14 settembre 2012) si contraddistingue per la significativa rappresentanza di giovani professionisti under 35, uno per ogni ordine provinciale italiano, per la prima volta invitati come congressisti ufficiali. Segno di quanto rappresentino nella categoria un segmento sempre più significativo, che va sostenuto ma anche tutelato. Solo l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Rimini registra una media di cinquanta nuovi professionisti all’anno (56 nel 2007, 42 nel 2008, 62 nel 2009, 53 nel 2010 e 56 nel 2011), e in media una ventina di professionisti ne escono. Risultano ingegneri donne il 40% delle nuove iscrizioni (contro il 10% di 10 anni fa). Dei 1.119 ingegneri iscritti all’Ordine riminese, una trentina hanno conseguito la laurea breve triennale. Più in generale, va modificandosi la specializzazione: storicamente gli ingegneri si ripartivamo principalmente per competenze nel settore edile, meccanico, chimico ed elettrotecnico. Ora si affacciano diverse nuove specializzazioni, tra le quali gestionali, informatica, industriale, ambientale, biomedicale, ecc. Altra annotazione riguarda la giovane età degli organi direttivi: il Presidente Marco Manfroni, 48enne, è in carica dal 2007. L’età media dei consiglieri è di 42 anni. Al 57° Congresso Nazionale degli Ingegneri d’Italia è presente il Network dei Giovani Ingegneri (under 35), un progetto del CNI per coinvolgere le nuove generazioni di professionisti raccordando le esperienze di tutte le realtà provinciali affinché ne possano beneficiare i singoli nella propria crescita professionale e possano anche incidere nelle decisioni dell’Organizzazione di categoria. “Le commissioni provinciali che formano il Network – spiega l’ing. Matteo De Angeli, della Commissione Giovani dell’Ordine Ingegneri Provincia di Rimini – nascono dal fatto che tutti i giovani professionisti sono accomunati dalle stesse situazioni e problematiche, legate all’evoluzione di una professione che non è più quella degli anni Sessanta o Settanta, quando gli studi di ingegneria erano molto meno degli attuali. Sono diversi i giovani iscritti all’Ordine di Rimini, ma sono anche tanti quelli che non ne fanno parte, non vedendone il vantaggio immediato. E invece il vantaggio c’è, soprattutto adesso che il nuovo CNI si è dimostrato molto più ricettivo verso i giovani colleghi e che gli stessi hanno la possibilità di incidere all’interno dell’Ordine. Nel riminese il fenomeno del precariato per i giovani Ingegneri è diffuso come nel resto dell’Italia, con situazioni in cui si è sottopagati o non pagati affatto, oppure costretti ad aprire una partita iva anche se svolgono lavori per il medesimo committente in maniera continuativa e subordinata. Tra i temi centrali di questo 57° Congresso, infatti, ci sono: la regolazione del lavoro dei giovani ingegneri presso gli Studi professionali e una formazione permanente che venga svolta da soggetti riconosciuti dal CNI o da iscritti ai singoli ordini provinciali”. E a Rimini i giovani ingegneri sono stati e sono tra i fautori di “IoNonTremo”, la manifestazione sulla prevenzione sismica ideata dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Rimini nel 2011, trasformatasi in Associazione di Promozione Sociale sul tema del rischio e della prevenzione sismica, e argomenti a essi correlati. Il presidente di IoNonTremo, l’ingegner Andrea Barocci dell’Ordine di Rimini, rivela come l’iniziativa sia stata apprezzata tanto da essere adottata anche in altre città d’Italia: lo scorso maggio è approdata a Pesaro e poi sono in programma altre edizioni a Firenze e Catania.