Sindrome metabolica: nel 2022 colpito il 31,4% delle persone

Un insieme di anomalie che aumentano il rischio di
malattie cardiache e diabete

Una possibile risposta arriva dallo zooplancton delle acque dell’Oceano Atlantico

Parte da Rimini la campagna di sensibilizzazione promossa da Coral Club

 

Un insieme di anomalie(deposito di grasso sul girovita, livelli elevati di glucosio nel sangue, pressione alta e profilo lipidico anomalo) che aumentano il rischio di insorgenza di malattie cardiache e diabete. Questa, in sintesi, la definizione di “sindrome metabolica“: una condizione i cui segnali, stando alle più recenti ricerche, nel 2022 si sono manifestati nel 31,4% delle persone (1).

 

Sono questi i dati evidenziati da Coral Club che, partendo da Rimini, sede ufficiale per l’Italia, lancia una campagna di sensibilizzazione sui rischi connessi alla sindrome metabolica che, oltre alle malattie cardiovascolari e al diabete, può portare alla steatoepatite non alcolica e può provocare una serie di malattie oncologiche, tra cui il cancro al seno, all’intestino crasso e alla prostata.

 

Una possibile risposta agli effetti legati a questa condizione arriva dal mare. Recentemente, infatti, la scienza ha scoperto le proprietà dell’olio di calanus, un rappresentante dello zooplancton che vive nelle acque settentrionali dell’Oceano Atlantico. Esso costituisce un importante anello delle catene alimentari degli ecosistemi marini. Nasce così l’olio di calanus, prodotto senza l’uso di solventi chimici e processi intermedi: una risorsa al cento per cento naturale.

 

Questo olio è prodotto dall’azienda norvegese ZOOCA che dispone di certificati internazionali che garantiscono la sicurezza della produzione e la qualità del prodotto finale. Nell’ambito del suo impegno per la promozione di uno stile di vita sano e della cultura del benessere, Coral Club ha così deciso di lanciare Premium Plankton Oil, un concentrato  di grassi sani basato su olio di zooplancton di acque atlantiche incontaminate per la regolazione del metabolismo, omega-3 e un complesso lipidico nella rara forma degli esteri cerosi.

 

Il numero di adulti affetti da sindrome metabolica raggiunge il 25-30% in alcuni Stati. È più diffusa nei Paesi dell’Asia orientale, in America Latina, negli Stati Uniti e in alcuni Paesi europei. Se prima la sindrome metabolica era considerata una malattia delle persone anziane, ora è aumentata la percentuale di giovani che ne soffrono.