Approvato all’unanimità il documento di programmazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini per il 2017
Rimini, 29 novembre 2016 – Il Consiglio Generale ha approvato all’unanimità il Documento programmatico previsionale 2017 della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini. Nei giorni scorsi, il testo aveva ricevuto il parere favorevole, anch’esso unanime, dell’Assemblea dei soci.
Il Documento, che fissa le linee d’impostazione dell’attività della Fondazione per il prossimo anno, evidenzia la volontà di operare in quattro settori: Arte, attività e beni culturali; Educazione, istruzione e formazione; Volontariato, filantropia e beneficenza; Sviluppo locale.
All’interno di tali settori, l’attenzione sarà focalizzata soprattutto sulle macro aree dell’educazione e del sociale, su cui la Fondazione ha importanti impegni.
“Confermiamo – dice la Presidente, Linda Gemmani – la nostra prioritaria attenzione per l’Università, che rappresenta un’infrastruttura formativa e culturale essenziale per l’area riminese. Crediamo anche che si debba lavorare, con il concorso di tutti, per ampliare l’arco dei soggetti disponibili in futuro a sostenere, attraverso Uni.Rimini, l’attività e la presenza del Campus”.
Centrale sarà anche il supporto al lavoro delle organizzazioni che operano con progetti significativi nel campo dell’affronto del bisogno e della solidarietà, alla luce della crescita di situazioni di impoverimento, e in taluni casi di emergenza sociale, che si registrano anche sul territorio provinciale.
“In questo senso – osserva la Presidente Gemmani – ci auguriamo che vi sia adeguata adesione ai due bandi per progetti di contrasto alla povertà educativa minorile che presentiamo pubblicamente mercoledì 30 novembre e che rappresentano un’opportunità unica per portare sul nostro territorio risorse economiche rilevanti a favore di iniziative per il recupero e l’inserimento di bambini e adolescenti in difficoltà”.
Attenzione sarà confermata, attraverso le iniziative che da tempo la Fondazione sostiene, anche nei riguardi dei temi dell’innovazione e della promozione della cultura imprenditoriale, sui quali l’area riminese ha esigenza di progredire rapidamente per esprimere migliori standard di competitività sia nelle intraprese civili che nelle attività economiche.
Il Documento induce, inoltre, una riflessione su Castel Sismondo.
“Stiamo ragionando con l’Amministrazione comunale – continua la Presidente Gemmani – Puntiamo alla massima valorizzazione del Castello. La Fondazione 18 anni fa lo ha recuperato e attrezzato, ne ha fatto un contenitore culturale di grande prestigio, vi ha svolto iniziative di alto livello. Ora si tratta di capire come la Rocca possa sviluppare ancor più le sue notevoli potenzialità a beneficio della città. Il progetto felliniano può rappresentare una significativa opportunità”.
Per finanziare le proprie attività sociali nel 2017 la Fondazione ha deliberato uno stanziamento di 660.000 euro, una somma assai inferiore rispetto agli esercizi precedenti, ma coerente con la volontà di adottare una linea di marcata prudenza in un momento da un lato di turbolenza dei mercati, dall’altro di ridefinizione degli assetti patrimoniali dell’ente.
L’unanime consenso degli organi attorno al Documento predisposto dal Consiglio di Amministrazione e approvato dal Consiglio Generale mostra del resto una comune e concorde consapevolezza rispetto ai temi di cambiamento e di prospettiva che l’attuale periodo pone sul piano istituzionale, piano che la Fondazione è chiamata in primo luogo a salvaguardare.
In tale contesto, prioritario è naturalmente l’interesse che la Fondazione, come tutti gli azionisti, nutre per la situazione di Banca Carim, strumento da sempre fondamentale per la crescita del territorio riminese e del quale è auspicabile il completamento in tempi celeri del percorso di risanamento.
“Siamo sicuri – rileva la Presidente Gemmani – che i vertici della Banca vorranno e sapranno lavorare concretamente e al meglio, in questa fase, per l’individuazione di adeguate soluzioni di rilancio della società”.