DOMANI AL PALACONGRESSI IL RAPPORTO SULL’ECONOMIA DELLA PROVINCIA DI RIMINI

Un 2014 ancora pesantemente condizionato dalla crisi economica

porta in negativo quasi tutti gli indicatori. Qualche timido miglioramento nello scenario 2015-2017.

Il dibattito a seguire l’esposizione dei dati, metterà a tema il ruolo dei territori e dei suoi protagonisti,

ipotizzando percorsi comuni, utili ad uscire meglio e prima dal lungo tunnel.

Rimini, 30 marzo 2015 – Sei anni di crisi hanno pesantemente intaccato i fondamentali economici del territorio riminese e la fotografia del Rapporto sull’Economia della provincia di Rimini non può che rappresentare una realtà ancora in difficoltà, quella che ognuno può misurare ogni giorno nel proprio ambito. Solo gli scenari previsionali, con orizzonte 2017, invitano ad un cauto ottimismo.

Se ne parlerà domani pomeriggio, a partire dalle 16.00 al Palacongressi di Rimini (sala dell’Arengo), nel corso della presentazione dei dati del Rapporto promosso da Fondazione cassa di Risparmio di Rimini e Camera di commercio di Rimini.

Dopo i saluti introduttivi ed all’esposizione dei dati del Rapporto 2015 a cura di Massimo Guagnini (Partner Prometeia SpA), è previsto un talk show dal titolo Società civile, imprese, istituzioni. Il ruolo strategico dei territori ed al quale interverranno il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini (collegamento video), Stefano Zamagni (Ordinario di Economia Politica, Università di Bologna), Maurizio Ermeti (Presidente Rimini Venture-Piano Strategico), Ruggero Frezza (Cofondatore di M31 Italia srl, collaboratore dell’incubatore Innovation Square), Massimo Pasquinelli (Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini) e Fabrizio Moretti (Presidente Camera di commercio di Rimini).

I dati dell’Osservatorio rendono disponibili alla comunità uno strumento utile alla lettura della realtà economica e sociale, ma anche ad individuare prospettive di possibile sviluppo. Sono informazioni utili anche alle Amministrazioni, alle categorie economiche e alla politica, proprio per fondare decisioni e strategie sulla solidità dei numeri.

Ai dati, i promotori hanno voluto affiancare quest’anno una riflessione che rilanci una forte cooperazione, un patto, tra società civile, imprese e istituzioni quale condizione essenziale per ogni percorso di ripresa. In questo senso, centrale rimane il valore dei cosiddetti ‘corpi intermedi’, la rete organizzata a livello sociale ed economico che con diverse responsabilità rappresenta un moltiplicatore di opportunità per i cittadini e le imprese.

Significativa, da questo punto di vista, la ricorrenza, quest’anno, del ventesimo anniversario della Camera di commercio di Rimini, punto di riferimento centrale per le imprese e l’economia locali e protagonista primaria nella realizzazione delle grandi infrastrutture sul territorio; allo stesso modo la Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, fra i tanti ambiti di intervento, decisiva nel sostegno al Campus universitario.

Oggi sembra invece affermarsi una tendenza al centralismo amministrativo, quasi a fermare quel percorso sussidiario nel quale la società civile storicamente s’è organizzata per rispondere ai diversi bisogni, rendendo più agile e tempestiva la soluzione dei problemi.

Il contributo degli ospiti invitati porrà in evidenza il peso del fattore economico e finanziario di un auspicato percorso di ripresa, ma ne affermerà un altro, il peso dei fattori immateriali, come la capacità di relazione, di connessione, di innovazione progettuale e di coesione sociale. Servirà forse un nuovo equilibrio tra risorse economiche e risorse intellettuali? In questo senso l’esperienza del Piano Strategico è virtuosa, con il coinvolgimento di decine di organizzazioni dei vari ambiti sociali ed economico in un percorso di partecipazione alla definizione di una vision futura.

Sarà il contributo dei relatori invitati a fornire un quadro di prospettive, di suggestioni per un cammino comune al quale appare necessario non sottrarsi.