Enrico Brizzi apre Moby Cult 2016

Rimini, ­­­­2 agosto 2016 – Apertura con il botto per MobyCult 2016. A inaugurare la XXVI edizione sarà Enrico Brizzi, lo scrittore bolognese che ha firmato grandi opere quali “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”. Domani sera, mercoledì 3 agosto, alle ore 21.30 appuntamento con il primo dei 10 incontri che saranno proposti per tutto il mese fino al 30 agosto nella storica Corte del Soccorso di Castel Sismondo.

Sul palco di Moby Cult, Enrico Brizzi sarà intervistato dal giornalista Pietro Caruso.

Dopo libri dedicati ai più vari progetti (dai viaggi a piedi al ciclo dei tre libri di fantastoria), Enrico Brizzi è tornato al romanzo con “Il matrimonio di mio fratello” (Ed. Mondadori). Un progetto ambizioso, ma pienamente centrato dall’autore: 497 pagine che scorrono veloci, merito di quella scorrevolezza e immedesimazione che sono cifre stilistiche dello scrittore bolognese.

Il romanzo racconta la storia di una famiglia che si intreccia alla storia d’Italia degli ultimi quarant’anni. Teo sta rientrando in città per immergersi in uno dei suoi weekend di delizie da single quando i genitori lo chiamano: Max è scomparso, insieme ai suoi bambini. Così Teo resta alla guida e punta verso le Dolomiti per andare a cercarlo. Durante il viaggio da Bologna verso le montagne trentine, Teo racconta al lettore una serie di aneddoti della famiglia Lombardi. La tipica storia di due giovani del ceto medio alto anni ’70.  Teo ha trentanove anni, un lavoro sicuro, una macchina aziendale e una ragazza diversa ogni weekend. È abbastanza soddisfatto della propria vita. Tutto l’opposto di suo fratello Max, più grande di tre anni, che è sempre stato radicale in ogni cosa. Si sono sempre amati, questi due fratelli, e al tempo stesso non hanno potuto evitare di compiere scelte divergenti, quasi speculari, sotto gli occhi della sorella e dei genitori, che nella Bologna dei gloriosi anni Settanta e dei dorati Ottanta erano certi di aver offerto loro tutto ciò che serve per essere felici. E così, lanciato lungo l’autostrada tra angoscia e speranza, Teo rivela al lettore tutta la loro vita.

Un libro che arriva fino all’anima, scardina e invita a immedesimarsi, riflettendo sulla storia di una famiglia, di due fratelli e di aspirazioni tradite. Il nuovo romanzo chiede al lettore di prendere coscienza anche di ciò che tutti ormai siamo diventati, del sottile gioco di maschere che indossiamo nelle nostre relazioni sociali, familiari e affettive. Una prova ampiamente superata per Brizzi che sa condurre il lettore con estrema padronanza all’interno di una storia umana forte e intensa.

MobyCult, la rassegna di incontri con i libri e gli autori, è curata da Manola Lazzarini (figlia di Umberto, lo storico fondatore della manifestazione) e promossa dall’Associazione Culturale Il Libro nella Città e da Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini.

 

Biografia dell’autore

Enrico Brizzi (20 novembre 1974, Bologna), figlio di due insegnanti, poco più che adolescente pubblica il suo primo libro, “Jack Frusciante è uscito dal gruppo“. Nel 2005 esce “Nessuno lo saprà. Viaggio a piedi dall’Argentario al Conero”, romanzo ispirato a un’esperienza realmente compiuta l’anno precedente. Nell’estate del 2006 compie un nuovo viaggio, da Canterbury a Roma, raccontato in un reportage pubblicato dal settimanale “L’Espresso”. L’anno successivo un nuovo romanzo, “Il pellegrino dalle braccia d’inchiostro”. In seguito, per l’editore Laterza pubblica “La vita quotidiana a Bologna ai tempi di Vasco”. Allo stesso periodo risale anche “L’inattesa piega degli eventi”, romanzo ambientato all’inizio degli anni Sessanta. Nel 2009 un nuovo viaggio a piedi, seguendo il percorso della Linea gotica, prima di tornare in libreria a novembre con “La nostra guerra”, ambientato ai tempi della Seconda Guerra Mondiale. L’anno successivo è protagonista dell’evento “Italica 150. Viaggio a piedi dalla Vetta d’Italia a Capo Passero nel centocinquantesimo anno dell’Unità nazionale”, che lo porta a percorrere sentieri sconosciuti di tutta Italia e che viene raccontato in un reportage di cinque puntate sul mensile “Rolling Stone”. Poco dopo, “La vita quotidiana in Italia ai tempi del Silvio”, poi nuova raccolta di racconti “La legge della giungla”, più tardi “Lorenzo Pellegrini e le donne”. Nel 2014 è autore di “Alta Via dei Parchi”, film-documentario realizzato con la regista Serena Tommasini, e pubblica con Mondadori “In piedi sui pedali”.