I Maestri e il Tempo

Rimini, 24 febbraio 2016 – La VI edizione de “I Maestri e il Tempo” pone una particolare attenzione ai “racconti di donna” narrati da celebri studiose nel campo delle arti figurative e del pensiero, anche attraverso ricerche su personalità storiche e immagini simboliche dell’universo femminile, dall’antichità al mondo contemporaneo.

La nuova stagione della rassegna ha infatti per titolo “Racconti di donna: simboli, radici, destini”, che si concretizzerà dal 26 febbraio 2016 in nove appuntamenti di arte e cultura a cadenza settimanale sino al 13 maggio 2016, promossi dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini con il patrocinio dell’Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna.

Massimo Pasquinelli, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, afferma: “Giunta alla VI edizione la rassegna di arte e cultura della Fondazione è ormai un appuntamento atteso dalla cittadinanza che lo ha sempre seguito con appassionato interesse. Sia perché, fedele alla vocazione del nostro Istituto, “I Maestri e il Tempo” rappresenta una continua riscoperta del patrimonio storico-artistico comune, sia perché ha saputo illustrarlo in una più ampia prospettiva nazionale e internazionale. Quest’anno, dedicato a temi e percorsi di ricerca al femminile, non mancherà una particolare attenzione verso la cultura figurativa e filosofica contemporanea: si parlerà perciò di cinema, moda, fotografia, psicologia. Abbiamo, inoltre, voluto accompagnare le conferenze con l’esposizione del San Giovannino di Guido Cagnacci e normalmente non visibile al pubblico, per rendere partecipe la cittadinanza di un piccolo tesoro riminese e sottolineare il nostro impegno nella promozione culturale della comunità a cui apparteniamo”

Curatore de “I Maestri e il Tempo” è lo storico e critico d’arte Alessandro Giovanardi: “Come da tradizione – rileva-, gran parte degli appuntamenti è dedicata alle “radici” profonde della città, che uniscono Rimini e l’Emilia-Romagna alla grande cultura europea e mondiale: è così per i linguaggi enigmatici e metaforici che legano la nostra arte sacra, dal Medioevo al Barocco, ai grandi temi filosofici universali, è così soprattutto per le nostre eccellenze storiche ed estetiche, dal Tempio Malatestiano a Guido Cagnacci, da René Gruau a Federico Fellini”.

“In tal senso – aggiunge Giovanardi -, a partire dalla lectio magistralis di Pier Giorgio Pasini, dedicata a Cagnacci e all’universo femminile, e durante l’intera rassegna, sarà esposta la pregevole tela col San Giovanni Battista del Cagnacci, realizzata tra il 1637 e il 1640.
L’opera fu acquistata dalla Fondazione nel 2003 ed esposta al pubblico tra il marzo e il giugno del 2004 durante la grande e storica mostra di Castel Sismondo Seicento inquieto”.

A partire dai tesori noti e segreti della città, al centro della rassegna ci saranno due lezioni di ampio respiro: la prima, programmata per venerdì 4 marzo, avrà per docente Monika Bulaj, una voce nobile e altissima del giornalismo e della fotografia europea, collaboratrice d’importantissime testate italiane ed internazionali (Corriere della Sera, Repubblica, Avvenire, Internazionale, National Geographic, ecc..), e ricercatrice delle più fascinose civiltà sacrali minacciate di estinzione anche in luoghi a noi geograficamente prossimi.

La seconda lezione, giovedì 21 aprile, la terrà la sofisticata orientalista Grazia Marchianò, dedicata alla figura di uno dei più profondi pensatori dell’Italia del secondo Novecento, Elémire Zolla, il quale ha lasciato anche pagine molto suggestive sul Tempio Malatestiano, capace di schiudere la nostra cultura a universi simbolici e spirituali prima impensati.

Sarà, però, Pier Giorgio Pasini ad aprire il prossimo 26 febbraio la VI edizione della rassegna con una conferenza su “Le donne di Guido Cagnacci.
Ospite eccezionale sarà, poi, il 4 marzo la Bulaj con un intervento dal titolo suggestivo “Dove gli Dèi si parlano”.
Di seguito, nelle giornate del 5 e 6 marzo, la reporter condurrà un workshop di fotografia, curato da Niki Vasini.

L’11 marzo, lo storico dell’arte Alessandro Giovanardi proporrà “La tela di Aracne e i fili della Vergine. Simboli e arcani della pittura sacra”, mentre il 18 marzo, la filosofa Elena Filippi arriverà dalla Kueser Akademie für Europäische Geistesgeschichte per parlare di «Concordia discorsi»: il Tempio Malatestiano di Rimini crocevia di Umanesimi”.

Il 1 aprile, lo psicologo Donato Piegari disserterà su “La città della Madri. Figure e archetipi del femminile in Federico Fellini”, e la scrittrice Sabina Foschini, l’8 aprile, si soffermerà su “René Gruau”, un riminese alla corte di Dior. Il disegno di moda e la grafica del fascino”.
Il 21 aprile, Grazia Marchianò, estetologa e orientalista, inviterà a una riflessione su “Serietà e gioco, ferocia e soavità del mondo nella visione filosofica di Elémire Zolla”.

Il 6 maggio, il critico d’arte Massimo Pulini porterà il discorso sul “Disegno di una breve vita. Elisabetta Sirani e Ginevra Cantofoli”.
Chiude il ciclo, il 13 maggio, la storica e critica d’arte Maria Virginia Cardi con “Lorenzo Bartolini nel laboratorio culturale della Firenze ottocentesca. Note sulle eredità riminesi”.

Tutte le conferenze e i workshop si svolgeranno di pomeriggio, dalle ore 17.30, a Palazzo Buonadrata, situato in Corso D’Augusto 62 a Rimini.

“I Maestri e il Tempo 2016” si rivelerà una rassegna in cui l’universo femminile nell’arte e nella cultura si intreccerà con le radici della città e i suoi legami con il resto del mondo, e tutto questo grazie all’intervento di esperti provenienti da istituzioni culturali italiane ed europee: le Accademie di Belle Arti di Bologna, Brera, Rimini, l’Università di Siena, L’Unimeier di Milano, l’Accademia Kueser per la Storia delle Idee in Europa di Bernkastel-Kues, gli Istituti Superiori di Scienze Religiose di Rimini e di Monteberico.

INFO: Segreteria Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini – tel. 0541/351611 – segreteria@fondcarim.it

 

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