1,9 milioni stanziati per le erogazioni nei cinque settori prescelti.
Il Presidente Massimo Pasquinelli: “23 milioni per l’autonomia della Cassa, contributo straordinario
per il tessuto economico del territorio locale”.
Rimini, 29 ottobre 2012 – Il Consiglio Generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, nella seduta odierna, ha approvato all’unanimità il ‘Documento programmatico previsionale per l’esercizio 2013’. Si tratta dell’atto con cui la Fondazione – al termine di un percorso che vede coinvolti tutti gli organi sociali con un apporto sia strategico che tecnico – esprime le linee generali di impostazione della propria attività istituzionale per il prossimo anno. Il Documento rispecchia la volontà della Fondazione di continuare ad assolvere in modo efficace alle proprie finalità istituzionali di ‘investitore sociale’ con riguardo a progetti ed interventi – propri e di soggetti terzi – in grado di apportare un beneficio alla comunità civile ed al territorio di riferimento. Gli ambiti in cui la Fondazione interverrà anche il prossimo anno sono quelli dei settori rilevanti: Arte, attività e beni culturali; Educazione, istruzione, Formazione; Assistenza agli anziani; Volontariato, filantropia, beneficenza; Sviluppo locale. Lo stanziamento di risorse in tali settori ammonterà, complessivamente, a 1.900.000 euro, una cifra inferiore a quelle messe a disposizione negli anni precedenti (era di 2.900.000 euro nel 2012), ma sufficiente a garantire la prosecuzione dei progetti poliennali in corso e il sostegno delle iniziative principali che la Fondazione da tempo supporta. In particolare: 400.000 euro sono destinati al settore Arte, 860.000 al settore Educazione, 330.000 euro al settore Assistenza anziani, 210.000 euro al settore Volontariato (cui va aggiunta la quota annua di Legge per il Fondo Speciale per il Volontariato), 100.000 euro per il settore Sviluppo Locale. “La Fondazione – osserva il Presidente, Massimo Pasquinelli – negli ultimi due anni si è impegnata a fondo per il superamento dell’amministrazione straordinaria di Banca Carim. L’obiettivo è stato raggiunto, dall’1 ottobre la Cassa è tornata libera e ha già intrapreso un percorso di rilancio e di crescita. Ora anche la Fondazione può tornare a pensare a tempo pieno a se stessa e alla propria mission, sapendo che deve attraversare una fase di transizione“. Il notevole sacrificio economico affrontato per assicurare il mantenimento dell’autonomia della Banca non consente alla Fondazione di mettere a disposizione per il 2013, e probabilmente anche per l’anno successivo, risorse pari a quelle degli esercizi precedenti. “Tuttavia sarebbe sbagliato – riprende ancora Pasquinelli – non collegare l’intervento sulla Cassa con l’attenzione per il territorio. La Fondazione ha impiegato nell’aumento di capitale della Banca la somma di 23 milioni di euro. Si è trattato del più grosso investimento che la Fondazione abbia mai fatto e che non si può non considerare, a tutti gli effetti, come un intervento a favore dello sviluppo economico del territorio, poiché la Cassa era e rimane il principale strumento creditizio della nostra area provinciale”. Accanto a questo investimento straordinario, la Fondazione garantirà nel 2013, tra gli altri, alcuni principali interventi, come la gestione di Castel Sismondo e della Mostra permanente sui Castelli Malatestiani; la prosecuzione della catalogazione del Fondo Campana, di proprietà della Fondazione, presso i locali della Biblioteca Gambalunga di Rimini; l’ultimazione di alcuni restauri di edifici storici già programmati e avviati; l’impegno a favore del Polo Scientifico Didattico di Rimini dell’Università di Bologna, attraverso il sostegno alla partecipata società consortile di gestione Uni.Rimini; il concorso “Nuove idee, nuove imprese”, volto a stimolare la cultura imprenditoriale nei giovani; il servizio di assistenza domiciliare per anziani non autosufficienti del territorio; l’impegno a sostenere l’attività dei principali soggetti che operano nel campo dell’assistenza e del volontariato sociale; la partecipazione al percorso del Piano Strategico di Rimini, che vede la Fondazione in partnership con Comune, Provincia, Camera di Commercio e Regione Emilia Romagna; oltre ad altri interventi su progetti di sviluppo del territorio. “Ritengo – conclude il Presidente Pasquinelli – che il Consiglio Generale ed il Consiglio di Amministrazione abbiano fatto un buon lavoro, con grande equilibrio e senso di responsabilità, per coniugare la minore disponibilità di risorse con la volontà della Fondazione di mantenere una presenza incisiva ed utile a beneficio del territorio locale. Ora seguiremo da vicino, come azionisti di riferimento, il cammino di ripresa imboccato da Banca Carim per verificarne, non appena disponibile, il piano industriale e le prospettive di redditività, da cui dipendono, principalmente, anche i ricavi della Fondazione e, perciò, la sua futura capacità erogativa”.