“L’ARTISTA NEL MEDIOEVO. PROFILI RIMINESI FRA ‘300 E ‘400”

Convegno domani dalle 17,30 a Palazzo Buonadrata

Lo storico Oreste Delucca illustrerà i risvolti culturali e sociali dell’ ‘artefice’ medievale

secondo l’ottica della società dell’epoca, nella quale il concetto d’arte

si identifica con quello di mestiere

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Rimini, 8 maggio 2014 – Dopo un periodo di pausa riprendono gli incontri sull’arte del ciclo “I Maestri e il Tempo – Segni, visioni, tesori nascosti”, curato da Alessandro Giovanardi e promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini con il patrocinio dell’Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna e della Biennale del Disegno della Città di Rimini.

L’appuntamento è per domani, venerdì 9 maggio, alle ore 17,30 nel Salone di Palazzo Buonadrata, in Corso d’Augusto, 62 a Rimini. Ne sarà protagonista Oreste Delucca, studioso insignito lo scorso anno del Sigismondo d’Oro, il quale proporrà un tema affascinante come “L’artista nel Medioevo. Profili riminesi fra ‘300 e ‘400”.

“Analizzerò gli aspetti economici e sociali dell’artista e dell’opera d’arte – premette Oreste Delucca –, ricordando che nel Medioevo qualunque opera d’arte veniva realizzata non solo per il suo valore estetico ma perché aveva una “funzione strumentale”, tanto è vero che quando era superata veniva distrutta e sostituita con un’altra. Quindi mi soffermerò sulle motivazioni che hanno portato alla creazione di una data opera. Spiegherò anche perché alla parola “arte” si attribuiva un significato diverso da quello attuale. L’artista, come lo concepiamo noi oggi, non esisteva, ma veniva chiamato “artefice”, esercitando un mestiere così come lo esercitavano un fabbro, un calzolaio o un falegname. L’artista e l’artigiano venivano collocati allo stesso livello, i quali facevano parte di arti e corporazioni. Esaminerò poi il contesto della bottega, la retribuzione degli artisti e la questione delle firme: perché la maggior parte delle opere d’arte non era firmata e perché altre opere d’arte invece venivano firmate? Guarderò in particolare a Rimini e ai suoi “artefici” medievali, tuttavia il discorso spazierà anche in altre realtà territoriali”.

Oreste Delucca, finissimo ricercatore di materiale archivistico, è il benemerito e celebre autore di alcuni fondamentali volumi utilissimi all’indagine storica e, in modo particolare, storico-artistica. Tra questi ricordiamo il vero e proprio monumento L’abitazione riminese nel Quattrocento. La casa rurale (2001) e La casa cittadina (2007), e le grandi collezioni di documenti su artisti e opere: La scuola riminese del Trecento nelle carte d’archivio (1992), Artisti a Rimini fra gotico e Rinascimento (1997), Ceramisti e vetrai a Rimini in età malatestiana (1998). Autore d’innumerevoli saggi e articoli scientifici, Delucca ha dimostrato anche un’eccellente capacità divulgativa, estraendo dalle sobrie note documentarie una ricchezza umana, narrativa, a dir così, antropologica capace di dipingere profili vivi e autentici di maestri, artisti e artigiani. Nel 2013 Delucca ha ricevuto la prestigiosa onorificenza cittadina del Sigismondo d’Oro “per aver dedicato la sua vita alla ricerca dei documenti e dei segni della storia della sua città e del territorio. Per aver dato voce, colore e suono alla vita dei Riminesi nei secoli della Signoria Malatestiana e del passaggio dal Medioevo all’Età Moderna, ponendo al centro del racconto gente comune e aspetti del quotidiano accanto alle figure degli artisti. Per aver saputo leggere con rigore, passione e curiosità e insieme con occhi nuovi i documenti antichi, contribuendo a restituire un’immagine moderna dell’archivio quale fonte viva e inesauribile di conoscenza per la storia”.

La conferenza di Oreste Delucca su “L’artista nel Medioevo. Profili riminesi fra ‘300 e ‘400” sarà trasmessa da NewsRimini.TV (canale 614) domenica 18 maggio alle ore 21,00 e in replica martedì 20 maggio alle ore 23,20.

Sul canale YouTube della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini è possibile visualizzare alcuni video relativi alle conferenze delle scorse edizioni de “I Maestri e il Tempo”.

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