LO STORICO DELL’ARTE JOHN LINDSAY OPIE E LA SCRITTRICE ROSITA COPIOLI INSIEME PER UN LECTIO MAGISTRALIS SULL’ICONOGRAFIA DELL’ARTE SACRA INDIANA E CRISTIANA

Momento di alto spessore culturale, domani alle 17,30 a Palazzo Buonadrata a Rimini

per il quarto appuntamento del ciclo

“I MAESTRI E IL TEMPO. MEMORIA DELL’ANTICO, MEMORIA DELL’ETERNO”

V edizione

Rimini, 26 marzo 2015 – Per chi ama l’arte e vuole cogliere l’occasione di ascoltare uno dei più importanti esperti internazionali in questo campo non può perdere il quarto convegno del ciclo “I Maestri e il Tempo”, che si svolgerà domani, venerdì 27 marzo 2015, dalle ore 17,30 a Palazzo Buonadrata (Corso d’Augusto 62 – ) con il titolo “L’artificio dell’eternità. Nel mondo delle icone, dall’India a Bisanzio”.

A trattare un argomento così affascinante sarà il massimo esperto d’iconografia russa del mondo accademico italiano qual è l’americano *John Lindsay Opie, docente di letteratura anglo-americana, di storia dell’arte medioevale, d’iconologia in diversi atenei italiani, primo titolare di Arte bizantina all’Università di RomaTre. Del simbolismo dell’Oriente cristiano Opie ha offerto una chiave di lettura geniale e profonda, utile per leggere anche la Scuola Riminese del Trecento, in particolar modo nelle allegorie pasquali e pure la tradizione veneto-belliniana fino al “Compianto sul Cristo” di Benedetto Coda (tavola cinquecentesca acquisita dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini)

La sua figura di studioso, viaggiatore e aristocratico, è molto affascinante: americano, di origini anglo-scozzesi, accolto nella chiesa ortodossa russa, discende direttamente dal Generale Lee. Per la Fondazione, ha curato la mostra “Lo Specchio del Mistero. L’icona russa tra XVIII e XX secolo”, che fu allestita nel 2008 aCastel Sismondo.

Il tema centrale di questo appuntamento saranno gli scritti sull’arte sacra indiana e bizantina del professor Lindsay Opie che, proprio l’anno scorso, sono stati raccolti nell’antologia “Nel mondo delle icone. Dall’India a Bisanzio (edz. Jaca Book) a cura di Alessandro Giovanardi, con prefazione di Bruno Toscano.

John Lindsay Opie sarà introdotto da Rosita Copioli*, poetessa, saggista e scrittrice di grande finezza per la lettura dell’immaginario simbolico.

La rassegna di arte e cultura “I Maestri e il Tempo” è a cura dello storico dell’arte Alessandro Giovanardi ed è promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini con il patrocinio dell’Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna e dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Alberto Marvelli” di Rimini.

Durante l’incontro di domani, resterà esposta al pubblico nel Salone di Palazzo Buonadrata la tavola del Compianto sul Cristo (1513-14 ca.) di Benedetto Coda, che in seguito troverà collocazione nel Museo della Città di Rimini.

CENNI BIOGRAFICI SUI RELATORI

*Rosita Copioli, feconda e scintillante figura di poetessa e narratrice, saggista ed erudita, critica e curatrice, ha scritto libri di prosa e saggi (tra cui I giardini dei popoli sotto le onde (Guanda, 1991), Il fuoco dell’Eden (Tema celeste, 1992), Ildegarda oltre il tempo (Raffaelli 1998), La previsione dei sogni (Medusa, 2002), Il nostro sistema solare (Medusa, 2013), drammi, testi storici e i seguenti libri di poesia: Splendida lumina solis (Forum, 1979), Furore delle rose (Guanda, 1989), Elena (Guanda, 1996), Odyssée au miroir de Saint-Nazaire (Maison des Écrivains étrangers et des traducteurs, 1996), Il postino fedele (Mondadori, 2008), Animali e stelle (La collana Stampa editore, 2010); un’ultima raccolta deve uscire per Mondadori. Ha fondato e diretto la rivista di poetica e poesia «L’altro versante» (1979-1989). Ha curato opere di W. B. Yeats (Il crepuscolo celtico, Theoria, 1987, SE, 2008, Anima Mundi. Saggi sul mito e sulla letteratura, Guanda, 1988, La rosa segreta. I racconti, Guanda, 1995; Saggi sull’arte, in uscita per Medusa), Saffo (Più oro dell’oro, Medusa, 2006), J. W. Goethe (Gli anni di viaggio di Wilhelm Meister, o i Rinuncianti, Medusa, 2005), G. Flaubert (La prima Madame Bovary, Medusa, 2007), G. Leopardi (Discorso di un italiano intorno alla poesia romantica, Rizzoli, 1998). Ha scritto anche altri due libri, di prossima pubblicazione: Acque della magia. L’innamoramento de Orlando di Matteo Maria Boiardo; Fellini e i libri.

*John Lindsay Opie, massimo esperto d’iconografia russa nel mondo accademico italiano, a lui si deve la splendida collezione d’Icone Russe di Palazzo Leoni-Montanari a Vicenza (Intesa Sanpaolo) e la definizione dell’antica scuola iconografica siculo-cretese.

Lindsay Opie ha svolto gli studi classici al St. John’s College di Annapolis (con Scott Buchanan) e alla Columbia University di New York (con Rensselaer Wright Lee), completando la sua formazione storico artistica a Firenze (con Bernard Berenson e Roberto Longhi) e a Bruxelles (con Erwin Panofsky) nonché quella teologico-filosofica a Catania (con Carmelo Ottaviano).

Viaggiatore instancabile, conferenziere cosmopolita ha prospettato un’uscita dall’Occidente desacralizzato, incontrando l’India del sud e la cultura delle chiese bizantine e slave, indagando l’immaginario shivaita tamil e quello cristiano-orientale. Nel profondo rapporto di amicizia con Elémire Zolla e Cristina Campo, ha maturato l’adesione alla chiesa Ortodossa, l’avvicinamento al pensiero di Pavel Florenskij, da lui presentato per la prima volta in lingua inglese, e il confronto epistolare con Aleksandr Solgenitsyn.

Tra le sue pubblicazioni ricordiamo i fondamentali libri d’arte realizzati col celebre fotografo Roloff Beny A Time of Gods (Thames and Hudson, Londra 1962), sulla cultura figurativa greca, e Island Ceylon (Tames and Hudson, Londra 1971), sull’immaginario religioso e mitologico dello Sri Lanka. Nel 2011 è stato oggetto di uno studio dello stesso Giovanardi John Lindsay Opie. Estetica simbolica ed esperienza del sacro (Storia e Letteratura, Roma, prefazione di Boris Uspenskij).