Parlare di Sigismondo raccontando Isotta, diva e divina
Rimini, 18 maggio 2017 – Dietro ogni grande uomo c’è sempre una grande donna. Così recita la citazione attribuita alla scrittrice Virginia Wolf e sembra formulata appositamente per due importanti figure, che hanno fatto altrettanto grande il nome di Rimini: Sigismondo Pandolfo Malatesta e la sua amata Isotta degli Atti. Anzi, per conoscere meglio lui, occorre approfondire la figura di lei.
A inaugurare i festeggiamenti per il sesto centenario della nascita del signore riminese sarà l’incontro “Isotta diva e divina”, il quinto della rassegna ‘I Maestri e il Tempo’ che si svolgerà domani venerdì 19 maggio alle ore 17.30 nel suggestivo Salone delle feste di Palazzo Buonadrata. Sarà la prof.ssa Elisa Tosi Brandi (Storica del Medioevo, Università di Bologna) a far conoscere più da vicino la figura di Isotta, sua adorata amante e poi terza moglie.
«Attraverso Isotta – anticipa la relatrice, Elisa Tosi Brandi –, in particolare da ciò che si ricava di lei dalla cosiddetta letteratura isottea, andremo a tratteggiare un ritratto di Sigismondo Pandolfo Malatesta e della sua corte, che a metà Quattrocento era l’avanguardia del Rinascimento. Ogni produzione degli umanisti, quelli malatestiani inclusi, era concepita per rendere immortale l’anima del signore e del suo casato e a Rimini musa ispiratrice di questo processo fu Isotta degli Atti».
«Per festeggiare – annuncia il curatore Alessandro Giovanardi – i 600 anni dalla nascita e per prepararci a onorare i 550 anni dalla morte (nel 2018) di Sigismondo Pandolfo Malatesta, con questo incontro vogliamo omaggiare Isotta degli Atti quale figura storica e insieme allegorica. Persona di rara rilevanza politica nella Rimini del XV secolo, Isotta è stata anche immagine allegorica e divina della sapienza, sintesi di quel senso della bellezza insieme terrena e spirituale che pervade l’opera di Sigismondo: Isotta è allo stesso tempo una Signora del Quattrocento italiano e una straordinaria immagine simbolica, di valenza filosofica della cultura di quella stessa epoca, nata anche nel mito di Dante e Beatrice».
Ai primi 50 intervenuti alla conferenza sarà offerta una rara pubblicazione, Due scritti malatestiani, di Aldo Francesco Massèra, curati nel 2001 da Enzo Pruccoli. Il primo dei due scritti, intitolato Amori e gelosie in una corte romagnola del Rinascimento, è dedicato a Isotta.
La rassegna, organizzata da Alessandro Giovanardi per Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, si svolge con il patrocinio dell’Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna, con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico di Rimini e con il contributo di Hotel Ambasciatori Rimini, Hotel Sporting e Centro Stampa Digitalprint. “I Maestri e il Tempo”, giunto alla settima edizione, rappresenta uno dei più autorevoli appuntamenti culturali della città ed evento di punta nel programma artistico-culturale della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini.