“POEMI DEL FUOCO E DELLA LUCE”

Guerrino Bardeggia (1937-2004)

A Castel Sismondo, la retrospettiva dedicata al Maestro di Gabicce Mare nel 10° anniversario dalla scomparsa

Inaugurazione, giovedì 26 giugno alle 18,00

Oltre 200 creazioni si potranno ammirare sino al 17 agosto nella più articolata mostra ideata sull’artista

www.castelsismondoestate.com

Rimini, 25 giugno 2014 – A Castel Sismondo si onorano l’arte e la sensibilità di Guerrino Bardeggia, a dieci anni dalla scomparsa dell’Artista.

83 grandi dipinti a olio e tecnica mista, circa 100 disegni (matite e inchiostri), 20 ceramiche incise a punta di diamante, 70 monotipi su tavola creati dal Maestro di Gabicce Mare saranno esposti nella retrospettiva “Poemi del fuoco e della luce”, in programma dal 26 giugno al 17 agosto 2014 all’interno della roccaforte malatestiana. L’inaugurazione si svolgerà giovedì 26 giugno alle ore 18,00.

Guerrino Bardeggia (10 Ottobre 1937 – 5 Gennaio 2004), pittore, disegnatore, incisore e ceramista, ha eseguito fin dalla giovinezza una serie impressionante di tele, tavole, carte, ceramiche e sculture. I riconoscimenti ottenuti dalle sue opere, presenti in prestigiose collezioni pubbliche e private, civili e religiose, non gli hanno impedito di vivere in totale solitudine, rifiutando il confronto diretto sia con le massime correnti della cultura pittorica moderna e contemporanea, con la rinuncia volontaria al rapporto con gallerie e curatori di iniziative nazionali, sia con gli esponenti della poesia attardata e accademica dei pittori di provincia.

Poemi del Fuoco e della Luce” è la più articolata mostra dedicata a Bardeggia, la prima realizzata in questo territorio, nella quale si darà un importante spazio ai grandi temi poetici, letterari, religiosi e filosofici affrontati dall’artista: dall’Inferno di Dante, ai testi lirici e tragici tratti dall’Antico e dal Nuovo Testamento, fino alle sue personalissime riflessioni sulla vita, la nascita, la morte e la fede. Una tessitura pittorica e un segno grafico che affrontano in maniera indipendente, al di là di ogni scuola e corrente, le forme dell’espressionismo visionario, del simbolismo mistico e della ricerca informale. Un vero e proprio cammino “alchemico” dal fuoco alla luce, dal segno, alla figura, fino al colore puro.

Le opere tratte dall’Inferno dantesco provengono dal Museo Beghelli di Monteveglio (Bologna).

La mostra, promossa dagli Eredi Bardeggia e dal Comitato per la Valorizzazione dell’Opera di Guerrino Bardeggia, è nata in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini ed è curata, assieme al catalogo, da Alessandro Giovanardi, storico e critico d’arte.

“A dieci anni dalla morte mi è sembrato necessario riportare in grande stile l’attenzione sull’opera di Guerrino Bardeggia – afferma Alessandro Giovanardi, curatore della mostra – , in particolar modo su quella pittorica, dedicata ai grandi temi religiosi, letterari e poetici, sottraendola alla dimenticanza e al clima di retorica provinciale in cui s’era inabissata anche a causa di presentazioni non adeguate agli autentici talenti dell’artista. Il talento sicuro e la mano felice da disegnatore, manifestatasi sin dall’infanzia e affinata nella giovinezza, l’abilità del gesto quasi sciamanico conservata fino agli ultimi anni di vita, il carattere visionario dei temi della maturità, la scelta simbolista, le rare ma ammirevoli sperimentazioni informali, l’espressionismo intuitivo, fanno di questa mostra un evento culturale di grande rilevanza. Bardeggia sarà finalmente riconosciuto, con questa ampia mostra, come uno dei più importanti maestri del nostro secondo Novecento»

“Ospitando la vasta mostra di Guerrino Bardeggia nella storica e fascinosa sede di Castel Sismondo – dichiara Massimo Pasquinelli, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini -, la Fondazione intende ribadire il suo peculiare interesse per i maestri del Novecento riminese e romagnolo e, più in genere, per i linguaggi dell’arte moderna e contemporanea. Un interesse dimostrato, negli ultimi vent’anni e oltre, sia promuovendo direttamente le monografiche di Elio Morri, Gino Ravaioli, Armido Della Bartola, Guido Baldini, Demos Bonini e Mario Valentini, sia sostenendo le mostre dedicate a Franco Cumo, Edoardo Pazzini, Luigi Pasquini. Ancora una volta il Castello Malatestiano si rivelerà come uno dei più suggestivi luoghi espositivi della Regione, adatto ad accogliere degnamente mostre di grande ampiezza e coraggiose e innovative per temi e stili allestitivi»

La mostra “Poemi del fuoco e della luce” è realizzata grazie al sostegno di Banca Carim, del Lions Club Cattolica e di Multigraph Riccione. Il catalogo (Panozzo editore) sarà edito con il contributo del Gruppo Del Conca.

Patrocinano l’IBC della Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Rimini, i Comuni di Rimini, Riccione, Misano Adriatico, Cattolica, Gabicce Mare e Gradara.

La rassegna fa parte del cartellone Castel Sismondo Estate 2014 promosso dalla Fondazione cassa di Risparmio di Rimini, che quest’anno racchiude oltre 40 eventi culturali che offriranno ai cittadini ed ai turisti la preziosa opportunità di visitare contemporaneamente uno dei monumenti più importanti della città. Il programma degli eventi è consultabile sul sito www.castelsismondoestate.com

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