SALVATORE SETTIS: I CITTADINI DEL 1944 CI SIANO D’ESEMPIO

ALLA FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI RIMINI SALVATORE SETTIS PRESENTA

‘PIETRE DI RIMINI. DIARIO ARCHEOLOGICO E ARTISTICO RIMINESE DELL’ANNO 1944’

DI AUGUSTO CAMPANA 

Settis: “Essere cittadino e tutelare il patrimonio storico, artistico e ambientale

è la stessa cosa. La cultura dei ‘cittadini del 1944’ ci sia maestra”SALVATORE SETTIS

Domani alle 17.30 a Palazzo Buonadrata 

Rimini, 4 aprile 2013 – «Pietre di Rimini. Diario archeologico e artistico riminese dell’anno 1944» di Augusto Campana presentato dal professor Salvatore Settis è il cuore della conferenza in programma domani, venerdì 5 aprile 2013, dalle ore 17,30 a Palazzo Buonadrata in Corso d’Augusto 62 a Rimini, nell’ambito della Rassegna “I Maestri e il Tempo. Arte e Pensiero a Rimini, tra l’Europa e l’Oriente”.

Settis che parla del suo maestro Campana è un’occasione per cogliere la passione e il fervore sulle quali hanno basato entrambi la loro vita professionale esaltando e divulgando il valore dell’arte e il rispetto per il patrimonio storico e artistico.

Il Diario di Campana esprime, infondo, tutto questo, racchiudendo in sé la descrizione del patrimonio archeologico, artistico e storico di Rimini, affinché potesse essere documento e fonte di informazione per chi nel tempo di quel patrimonio doveva assumersene la cura e la salvaguardia.

“Nel mio intervento sul Diario del ’44– afferma il professor Salvatore Settis – vorrei mostrare come un grandissimo come Augusto Campana abbia avuto la profonda consapevolezza che il nostro patrimonio storico, artistico, è scuola di cittadinanza. Essere cittadino e tutelare tale patrimonio è la stessa cosa. Lo dice anche la Costituzione, all’art. 9, articolo che noi non stiamo rispettando. Vorrei ragionare su come negli anni della guerra ci fossero speranze per il futuro e si parlasse molto di patrimonio, e da quella cultura sia nata poi la ricostruzione. E se gli italiani di allora hanno saputo reagire a una grave crisi come quella del dopoguerra, gli italiani di oggi possono reagire a un momento di crisi come questo”.

Salvatore Settis, laureatosi nel 1963 in Archeologia classica presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, dove fu allievo di Augusto Campana, ottiene nel 1965 il diploma di perfezionamento.

All’Università di Pisa ha insegnato Archeologia Greca e Romana fino al 1985. Tra il 1977 e il 1981 è stato direttore dell’Istituto di Archeologia e preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dello stesso ateneo; in seguito è stato eletto direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa dal 1999 al 2010, dove, dal 1985 a tutt’oggi, insegna Archeologia Classica. Ha inoltre diretto il “Getty Center for the History of Art and the Humanities” di Los Angeles dal 1994 al 1999 ed è membro del “Deutsches Archäologisches Institut”, della “American Academy of Arts and Sciences”, dell’Accademia Nazionale dei Lincei e del Comitato scientifico dell’European Research Council. Ha ricevuto due lauree ad honorem in Giurisprudenza, dall’Università di Padova e dalla “Tor Vergata” di Roma. Autore di una copiosa serie di saggi storico-critici è stato curatore di alcune monumentali opere scientifiche della cultura italiana: Civiltà dei Romani, (Electa, 1990-1993), I Greci. Storia, cultura, arte, società, (Einaudi 1996-2002), Memoria dell’antico nell’arte italiana, (Einaudi, 1984). Tra i suoi volumi ricordiamo La tempesta interpretata. Giorgione, i committenti il soggetto, (Einaudi, 1978), Artisti e committenti fra Quattrocento e Cinquecento, (Einaudi, 2010), Futuro del «classico», (Einaudi, 2004), Iconografia dell’arte italiana 110-1500: una linea, (Einaudi, 2005), Battaglie senza eroi. I beni culturali tra istituzioni e profitto, (Electa, 2005), Azione Popolare. Cittadini per il bene comune, (Einaudi, 2012). Il suo libro Italia S.P.A. L’assalto al patrimonio culturale (Einaudi, 2002) ha vinto nel 2003 il premio Viareggio nella categoria Saggistica. Nel 2012 con il libro Paesaggio costituzione cemento. La battaglia per l’ambiente contro il degrado civile (Einaudi, 2010) vince il prestigioso premio letterario Gambrinus «Giuseppe Mazzotti» per la sezione “Ecologia e paesaggio”.

Augusto Campana (Santarcangelo di Romagna, 22 maggio 1906 – 7 aprile 1995) è stato uno dei massimi storici, filologi, epigrafisti, paleografi ed eruditi europei. Scrittore della Biblioteca Apostolica Vaticana, professore incaricato (dal 1951) alla Scuola Normale di Pisa (dove ebbe come discepoli, tra i molti altri, Carlo Ginzburg, Adriano Sofri, Salvatore Settis); dal 1960 fu professore di ruolo nelle Università di Urbino e dal 1965 al 1976 presso la «La Sapienza» di Roma. La sua immensa e preziosa raccolta di libri, opuscoli e carte di lavoro (notificata presso il Ministero) è stata acquistata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini e depositata presso la Biblioteca Civica Gambalunga per essere messa a disposizione del pubblico.

La Fondazione, che già promuove l’imponente edizione degli SCRITTI, in tre volumi di due tomi ciascuno, ha sostenuto la pubblicazione del Diario archeologico e artistico riminese dell’anno 1944. “Pietre di Rimini”, a cura di Giovanna Campana e con postfazione di Rosita Copioli, il quale racconta giorno per giorno l’impegno dello studioso per la salvaguardia del patrimonio artistico, archeologico e bibliografico di Rimini nel periodo più drammatico che la storia della città ricordi.

La terza edizione de “I Maestri e il Tempo Arte e Pensiero a Rimini, tra l’Europa e l’Oriente”, curata da Alessandro Giovanardi, è organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini con il Patrocinio dell’Istituto per i Beni Culturali Artistici e Naturali della Regione Emilia-Romagna.

LE CONFERENZE IN TELEVISIONE SU ICAROTV

Sino al 24 maggio 2013, ciascuna conferenza in programma in questa edizione viene trasmessa ogni domenica alle ore 22,00 e replicata ogni venerdì seguente alle ore 14,40.

INFO: Segreteria Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini 0541/351.611 segreteria@fondcarim.it