La Rassegna culturale dedicata ai poeti romagnoli
Giovedì 2 maggio, ore 17.30 a Palazzo Buonadrata
Rimini, 30 aprile 2013 – Il ravennate Nevio Spadoni, il faentino Giovanni Nadiani e il riccionese Francesco Gabellini saranno i protagonisti di “Il dialetto tra luoghi e non luoghi”, il nuovo appuntamento di “Verso Sera, la Poesia. Piccola rassegna di Poesia romagnola”. L’incontro con i tre poeti, che rappresentano i nuovi importanti esponenti della poesia dialettale romagnola, si svolgerà giovedì 2 maggio dalle ore 17,30 a Palazzo Buonadrata in Corso D’Augusto 62 a Rimini, nell’ambito della Rassegna curata da Isabella Leardini e promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini in collaborazione con il Festival Parco Poesia. La grande eredità di Baldini, Pedretti, Guerra, Walter Galli, Tolmino Baldassari, non è andata perduta. La poesia dialettale contemporanea ha saputo dimostrarsi forte e capace di rinnovarsi ed esplorare nuovi territori con autori come Nevio Spadoni, Giovanni Nadiani e Francesco Gabellini. Rappresentano una certezza nel panorama della poesia contemporanea italiana e hanno dimostrato che il dialetto è capace di parlare della contemporaneità, di mescolarsi a linguaggi nuovi, di essere al centro della scena con tutta la sua potenza evocativa. Per tutti e tre, infatti, il dialetto si è dimostrato efficace strumento teatrale e i loro testi sono stati portati in scena da importanti nomi del teatro. Sono, inoltre, tradotti in altre lingue, a dimostrazione del fatto che non è il perimetro della Romagna il confine per la poesia dei nostri autori dialettali, ma che questa fondamentale esperienza letteraria è riconosciuta perfino all’estero. Nel corso dell’incontro di giovedì, Nadiani, Spadoni e Gabellini leggeranno i propri testi, si confronteranno sulla contemporaneità del dialetto e parleranno degli autori romagnoli che sono stati per loro dei maestri. Nevio Spadoni è nato a San Pietro in Vincoli nel 1949, ma vive a Ravenna dal 1984. Le poesie in dialetto fino al 2007 sono raccolte nel volume Cal parôl fati in ca, con prefazione di Ezio Raimondi, volume che comprende anche una sezione inedita dal titolo I sgrafegn, seguono i libri “Un zil fent”, Cesena, Il vicolo, 2010 e “Natale”, Cesena, Il vicolo, 2011. Ha prodotto con Luciano Benini Sforza un’antologia di poesia in dialetto romagnolo, Le radici e il sogno. Poeti dialettali del secondo ’900 in Romagna, edito da Mobydick. Collaboratore di alcune riviste letterarie, è autore di testi teatrali messi in scena da “Ravenna Teatro” e da “Ravenna Festival”. Nel 2000, il testo L’isola di Alcina ha ricevuto due nomination al “Premio Ubu” come “migliore novità italiana” e “miglior spettacolo dell’anno”. Nel 2012, Nevio Spadoni ha poi ottenuto il “Premio speciale Via Francigena”, grazie al successo di Cal parôl fati in ca. Alcuni lavori teatrali sono stati rappresentati in numerosi teatri italiani e stranieri, tra i quali New York, Berlino, Limoges, Mosca, e trasmessi su Radio Tre. Il nome di Nevio Spadoni compare in diverse antologie italiane e straniere, tra le quali Via Terra. An anthology of Contemporary Italian Dialect Poetry e Minorities not Minority: A Window on Italian Cultures Volume 2, Poets from Romagna, curato da Giuseppe Bellosi. Sta lavorando con Gianfranco Lauretano, per le edizioni Il Vicolo di Cesena, ad un’antologia sui poeti romagnoli da Pascoli ad oggi in due volumi dal titolo D’un sangue più vivo. Giovanni Nadiani è nato nel 1954 a San Severo di Cotignola (RA), risiede a Reda di Faenza e insegna presso il Dipartimento di Interpretazione e Traduzione dell’Università di Bologna (sede di Forlì). Co-fondatore nel 1985 della rivista letteraria «Tratti» e nel 1998 della rivista online di traduttologia «InTRAlinea», per Mobydick ha pubblicato le raccolte di versi e’ sèch (la siccità, 1989); TIR (1994); Beyond the Romagna Sky (2000); i volumi di storie e prose brevi Nonstorie (1992); Solo musica italiana (1995); Flash – Storie bastarde (2004); Spiccioli – Kurzprosa (2009); in collaborazione con la band di blue-jazz Faxtet e la chitarrista Ingeborg Riebesehl il cd di poesia in musica Invel (In nessun luogo, 1997). Nel 1999 presso l’editore Marsilio è uscita l’antologia poetica personale Feriae. Nel 2000 ha dato alle stampe col titolo Sens [Senso/Sensi] 5 poemetti per l’Editore Pazzini di Rimini. Col gruppo Faxtet ha prodotto altresì numerosi spettacoli per voce e musica confluiti negli audiolibri Insen… Insieme (2001); Romagna Garden (2005); Best of e’ sech (2008). Per l’editore Bacchilega nel 2006 ha pubblicato l’audiolibro S-cen/People; per Carta Canta Editore nel 2010 Low Society – Storie da CaBARet e per Discanti Editore nel 2012 Piadina Blues – Altre storie da caBARet contenenti numerosi brani pensati per la recitazione di quel particolare genere dall’autore definito “DialetCabaret”. Ha all’attivo anche diversi lavori scritti per il teatro, tra cui Formica (2002), dedicato all’attore Ivano Marescotti; Stracona-Spossatezza (2008); Rock&Racket (2009); Lear(do)-Una commedia anglo-romagnola scritto con Giampiero Pizzol e Tinin Mantegazza e portato in scena da Compagnia Bella (2010); Terminal – Blues del broker fallito sulle musiche del Faxtet e con la collaborazione di Michele Zizzari (in uscita ad aprile 2013 come CD-Libro per Mobydick). Per la sua poesia in romagnolo, le cui ultime composizioni sono raccolte in Guardrail (Pequod, Ancona 2010) ed è stata tradotta nel 2010 in spagnolo (Invel/Ningun Sitio, Baile del Sol), ha conseguito i premi “Lanciano”, “Ischitella”, “Noventa”, “Pascoli”, “Marin”. Francesco Gabellini è nato nel 1962 a Riccione. Vive a Montecolombo (Rn). Ha pubblicato cinque raccolte di poesie in dialetto romagnolo: nel 1997 “Aqua de silénzie” (Acqua del silenzio) per l’Editore “AIEP” di San Marino; nel 2000 “Da un scur a cl’èlt” (Da un buio all’altro) per le Edizioni “La vita felice” di Milano. Nel 2003 “Sluntanès”, Pazzini Editore, Villa Verucchio (RN). Nel 2008 “Caléndre” Raffaelli Editore Rimini. Nel 2011, “A la mnuda” Giuliano Ladolfi Editore, Borgo Manero (Novara). Le sue opere sono risultate vincitrici o finaliste in numerosi importanti concorsi letterari nazionali e sono state pubblicate su varie riviste culturali. Note critiche sulla sua poesia, insieme ad alcuni testi, appaiono in “Poeti in romagnolo del secondo Novecento”, a cura di Pietro Civitareale, Editrice “La Mandragora”, 2005. Suoi testi poetici sono inclusi nell’antologia “Poeti in romagnolo del novecento” a cura di Pietro Civitareale, Edizioni Cofine Roma, 2006. Nel 2006 viene inserito nel “Dizionario dei poeti dialettali romagnoli del 900” a cura di Gianni Fucci e Giuseppe Bellosi, Edizioni Pazzini 2006 Villa Verucchio (RN). Con il monologo in dialetto romagnolo “L’ultimo sarto” è stato finalista nel 2005 alla 48ª edizione del Premio Riccione per il teatro. Nel 2009, riceve il Premio Franco Enriquez per la drammaturgia. Durante la stagione teatrale 2010/2011, l’attore Ivano Marescotti ha messo in scena un suo testo, intitolato “Detector”. Info: 0541/351611 – segreteria@fondcarim.it