La Fondazione presieduta da Giuseppe Savioli ha messo insieme un dato incredibile: il peso fiscale sulle imprese è stato nell’anno 2012 pari al 107% dell’utile prima delle imposte, ossia superiore agli utili conseguiti.
Rimini, 6 giugno 2014 – “Di troppe tasse si muore”. È questo l’allarme, che segue quello lanciato il giorno prima dalla ministro dello sviluppo economico Guidi, lanciato dal Prof. Giuseppe Savioli, Presidente della Fondazione dei Commercialisti di Rimini durante la giornata nazionale dell’economia tenutasi ieri presso il pala congressi di Rimini. Dall’analisi dei bilanci di tutte le imprese della provincia di Rimini, effettuata dalla Fondazione dei Commercialisti, è emerso infatti che, mediamente, il peso fiscale sulle imprese è stato nell’anno 2012 pari al 107% dell’utile prima delle imposte, ossia superiore agli utili conseguiti. L’abnormità deriva dall’IRAP, ossia un’imposta che le imprese devono pagare anche in caso di perdita, poiché calcolata sul costo del lavoro. Il prof. Savioli ha anche preannunciato che il centro studi della Fondazione divulgherà a breve uno studio sulla pressione fiscale sulle persone fisiche, dal quale anche emerge un peso del tutto sproporzionato. Gli altri elementi emersi dall’esame dell’aggregato delle imprese della provincia sono costituiti da un modesto incremento del valore della produzione, una forte contrazione della redditività ed un recupero dell’efficienza. Il recupero dell’efficienza (fatturato pro capite) va però letta in controluce: è aumentato il fatturato per addetto perché, a fronte della modesta crescita del fatturato, si è ridotto in misura più consistente il numero di occupati. Rimane, infine, il dato della cronica sotto capitalizzazione che caratterizza le imprese del territorio e che ne determina la forte dipendenza dal credito bancario.FONDAZIONE COMMERCIALISTI DI RIMINI: TROPPE TASSE, COSI’ SI MUORE