La crisi produce un diffuso disagio sociale ed economico, con quali strumenti è possibile talvolta ricomporne gli effetti?
Rimini, 20 luglio 2015 – “Il fenomeno del sovraindebitamento dei soggetti non fallibili e delle famiglie, e le modalità di composizione della crisi” è il tema del convegno promosso domani a Rimini, dalle 9,00 al Centro congressi SGR dall’Ordine e dalla Fondazione Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Rimini in collaborazione con Banca Carim.
L’obiettivo è mettere a confronto operatori economici e istituzionali, facendo emergere argomenti quali la crisi economica, l’usura, il disagio sociale, i piani di sostegno sociale ed economico predisposti da Istituzioni locali e banche, il ruolo del commercialista nella gestione economica, l’esperienza del Tribunale nella composizione della crisi.
Il convegno sarà aperto dai saluti di Giuseppa Strano Prefetto di Rimini, Rossella Talia Presidente Tribunale di Rimini, Bruno Piccioni Presidente dell’Ordine Commercialisti, Giovanna Ollà Presidente Ordine Avvocati Rimini.
Tra i relatori della giornata vi sono: Sido Bonfatti e Alberto Mocchi Presidente e Direttore generale Banca Carim, Daniela Bastianelli economista CRIF (Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria), Renzo Cipriani Vice Presidente Associazione Famiglie Insieme, Gloria Lisi Vice Sindaco di Rimini, Maurizio Focchi Presidente comitato Etico Banca Carim, Giuseppe Savioli Presidente Fondazione Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Rimini, Felice Ruscetta Consigliere Nazionale Ordine Commercialisti, Vittorio Zanichelli Presidente del Tribunale di Modena, Giampaolo Scardone Vice Direttore Generale Banca Carim, Barbara Vacca Giudice delegato Tribunale di Forlì, Alessandro Farolfi Giudice delegato Tribunale di Ravenna.
“Le norme del D.M. 2002 del 2014 attuativo della L. 3/2012 (disposizioni in materia di usura e di estorsione nonché di composizione della crisi da sovra indebitamento) – spiega Bruno Piccioni, presidente dell’Ordine Commercialisti di Rimini – assegnano un ruolo strategico ai commercialisti per assistere tutti coloro che non sono soggetti fallibili e che sono in una situazione di gravi difficoltà economiche con pericolo di essere soggetti ad usura. Con l’applicazione di questa normativa il debitore può ottenere che i creditori siano soddisfatti da quanto lui può realmente pagare. Al nostro Ordine professionale è data la possibilità di costituire gli OCC (Organismi di Composizione della Crisi) all’interno dei quali i colleghi, adeguatamente formati, possono assumere il ruolo di gestori della crisi da sovra indebitamento. È questa una importante opportunità sia professionale che sociale in quanto è un’attività a favore di quei cittadini che son la parte più debole della società. Quindi, un importante obiettivo per il nostro Ordine è costituire questo OCC e procedere alla sua iscrizione al Registro tenuto presso il Ministero della Giustizia. Tutto ciò ci ha spinto ad organizzare questo importante evento formativo su una materia (quella del sovra indebitamento) ancora non molto conosciuta. Naturalmente siamo onorati per le adesioni di intervento ricevute dalla autorità del territorio ed in particolare dal nuovo Prefetto Dott.ssa Giuseppa Strano che ha già dimostrato grande sensibilità verso gli Ordini Professionali”.
“Le nuove norme sulla composizione delle crisi da sovraindebitamento – commenta Sido Bonfatti, Presidente di Banca Carim – riguardano tutti i soggetti non fallibili: quindi le famiglie, i consumatori, le associazioni, i professionisti, i privati che hanno prestato garanzie alle banche, gli imprenditori agricoli, gli imprenditori commerciali di piccole dimensioni. Tutti soggetti che fino a ieri pagavano il “privilegio” di non potere essere dichiarati falliti al caro prezzo di non potere profittare delle varie procedure di “esdebitazione” da situazioni di sovraindebitamento, con un sistema che li condannava ad essere perseguitati dai creditori per l’eternità ed impediva loro di rifarsi una vita.
Ora la possibilità di una “ripartenza” c’è. Purtroppo è affidata a norme complesse e la creazione della nuova figura dell’“Organismo di Composizione della Crisi” risponde proprio all’esigenza di offrire a soggetti economici di contenute dimensioni una collaborazione professionalmente adeguata a predisporre un “piano” di sistemazione della propria situazione di crisi, che faccia giustizia (anche con un “saldo e stralcio”) dei debiti del passato per consentire di ricostruirsi un futuro. Questo futuro può anche essere rappresentato – anzi, è auspicabile che lo sia il più spesso possibile – dall’avvio di una nuova attività economica, che faccia anche tesoro degli errori del passato: in questo, un ruolo fondamentale sarà giocato dalle banche, che sono chiamate a concedere una “seconda chance” a chi non ha avuto fortuna alla prima occasione, sgombre dai pregiudizi che sino a ieri hanno accompagnato la figura del “fallito”.
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