SIGLATO PROTOCOLLO D’INTESA SULLA MEDIAZIONE TRIBUTARIA TRA ORDINE COMMERCIALISTI DELLA PROVINCIA DI RIMINI E AGENZIA DELLE ENTRATE DI RIMINI
Rimini, 6 novembre 2012 – Soluzioni eque, trasparenti e in tempi più rapidi, oltre che riduzione dei contenziosi davanti alle Commissioni tributarie.
Sono questi gli obiettivi principali del Protocollo d’Intesa nella gestione dell’Istituto della Mediazione tributaria siglato nei giorni scorsi tra l’Agenzia delle Entrate – Direzione Provinciale di Rimini e l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti contabili della Provincia di Rimini.
A sottoscrivere l’accordo di collaborazione, che prevede reciproci impegni, sono stati per l’Agenzia delle Entrate il dott. Elio Padovano, Direttore Provinciale di Rimini, e il dott. Bruno Piccioni, Presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Rimini.
La Mediazione tributaria è un Istituto che si applica obbligatoriamente per le controversie d’imposta dal valore non superiore ai 20mila euro. Quindi rappresentano una bella fetta dei casi di possibili vertenze. Risolvere un contenzioso attraverso la mediazione tributaria comporta per il contribuente una riduzione delle sanzioni pari al 40%.
Il Protocollo d’Intesa tra Agenzia e Ordine, il quale rappresenta i contribuenti, apre un canale di collaborazione in materia di comunicazione dati, informazioni e confronto tra i due soggetti, volto appunto a favorire le soluzione delle questioni in sede amministrativa.
“Di questo Protocollo d’Intesa sulla Mediazione tributaria – commenta il dott. Bruno Piccioni, Presidente dell’Ordine dei Commercialisti ed Esperti contabili della Provincia di Rimini, – vorrei sottolineare lo spirito di collaborazione tra Agenzia e Ordine al fine di assicurare un celere e proficuo svolgimento del procedimento e per migliorare i rapporti con i Contribuenti rappresentati dagli iscritti all’Ordine. Inoltre l’Ordine e l’Agenzia delle Entrate si impegnano a costituire un Nucleo misto di esperti, scelti in pari numero tra commercialisti e funzionari dell’Ufficio, che dovrà anche monitorare la giurisprudenza delle Commissioni Tributarie locali”.