Fondazione Isal, presentata la XIII edizione di “Cento Città contro il dolore”
orna puntuale anche quest’anno una nuova edizione di Cento città contro il dolore, l’iniziativa della Fondazione ISAL volta a sensibilizzare e informare i cittadini sul tema del dolore cronico.
Sono circa 13 milioni in Italia le persone che soffrono di dolore cronico e la Fondazione ISAL, realtà con sede a Rimini, è nata nel 1993 come Istituto di formazione e ricerca in Scienze Algologiche proprio con lo scopo di promuovere la formazione medica, la ricerca su questa patologia e il sostegno alle persone che ne sono affette.
Giunta alla sua XIII edizione la giornata quest’anno si intitola “LA CURA DEL DOLORE A KMØ. UNA RETE DI QUALITÀ TRA PRESENZA E DIGITALE”.
L’edizione 2021 di “Cento Città contro il Dolore” sarà dedicata alla riflessione sulla Rete nazionale di terapia del dolore e sulla necessità di una sua penetrazione nel tessuto sociale con una forte accelerazione sull’umanizzazione delle cure e l’innovazione tecnologica che garantisca alla cronicità dolorosa un’assistenza di prossimità anche con una nuova visione di sanità green con sviluppo di E-health telematica.
Attraverso questa giornata sarà messo in risalto il ruolo indispensabile della RICERCA nella prevenzione alla cronicizzazione del dolore e per dare cura alle patologie complesse oggi ancora incurabili che affliggono più di cinque milioni di italiani. Alla necessità di un programma nazionale di TELEMEDICINA che è la risposta di qualità a km zero capace di ottimizzare l’appropriatezza del governo clinico nelle reti di prossimità territoriale e contrastare l’isolamento dei cittadini fragili.
Grazie alla rete Isal la giornata sarà presente in tutta Italia, con la collaborazione di medici specialisti e di volontari si impegna in consulenze mediche gratuite e iniziative di promozione e informazione (www.fondazioneisal.it).
Tra le tante realtà, associazioni e istituti che hanno aderito all’appuntamento figurano importanti presidi ospedalieri: Ancona (Ospedale Regionale Riuniti Torrette e Ospedale “Carlo Urbani”), Benevento (Ospedale San Pio), Como (Ospedale Carlo Francesco Biundo – Ospedale Sant’Anna), Genova (Ospedale Policlinico San Martino – Ospedale Galliera), Taranto (Ospedale SS Annunziata – Farmacia Brescia – Farmacia Pulieri Pulsano) e Vimercate (Ospedale di Vimercate ASST Brianza).
Tantissime le associazioni “Amici di Isal” che hanno aderito tra cui: Agrigento, Caltagirone, Foggia, Livorno, Monza, Pisa, Sulmona e tante altre.
Quest’anno per il primo anno ha aderito l’associazione “Filo di Speranza” di Lugano (Svizzera).
In particolare in Romagna, tra Rimini e Santarcangelo di Romagna si potranno trovare numerose postazioni curate dai volontari della rete Associazione Amici ISAL a livello nazionale e locale e di altre associazioni come il CFU-Comitato Fibromialgici Uniti, a cui si aggiunge la collaborazione di diversi studi medici della città.
La Giornata Cento città contro il dolore dal 2016 che ha ricevuto nel 2020 la Medaglia del Presidente della Repubblica come riconoscimento del valore pubblico dell’iniziativa, ha il patrocinio, tra gli altri, Senato della Repubblica, del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e della Camera dei Deputati, oltre a quello della Conferenza Regioni e Province Autonome, di ANCI e Federsanità e l’Isituto Superiore della Sanità. In questi anni la Fondazione ha avuto inoltre testimonial come Alex Zanardi, Teresa De Sio, Gabriele Cirilli, Franz Di Cioccio, Michele Pittacolo, Fabio De Luigi.
Dalla prima edizione a oggi il numero delle realtà che partecipano a Cento città contro il dolore è enormemente cresciuto costituendo una rete di solidarietà e di alleanza che testimonia la volontà e la necessità di far fronte a una problematica così diffusa.
Cento città contro il dolore ha anche una sua versione on line grazie alla campagna #zeropain21 con cui si invitano le persone alla testimonianza e alla raccolta fondi: tutte le donazioni fatte attraverso i canali ufficiali sono destinate a finanziare i progetti di ricerca promossi dalla Fondazione.
Stefano Bonaccini, Presidente Regione Emilia-Romagna: “Curare il dolore cronico è una questione di civiltà. Un tema di grande rilevanza su cui questa Regione è impegnata da anni. Per primi in Italia, nel 1994, abbiamo dedicato una legge alle cure palliative e siamo tra coloro che hanno contribuito a quella nazionale del 2010 sempre sulle cure palliative e la terapia del dolore.
Oggi possiamo contare su una rete consolidata di Centri per la terapia del dolore in tutte le province dell’Emilia-Romagna, in grado di offrire un aiuto all’avanguardia. Un impegno che non si ferma e che oggi passa anche dalla telemedicina, per garantire anche ai pazienti che vivono in zone disagiate un’assistenza mirata, continua e di qualità.
Sono milioni le persone che soffrono di forme di dolore severo, con gravi conseguenze sulla qualità della vita, ed è per questo che oggi sono qui a fianco della Fondazione Isal che svolge una preziosa azione sul territorio.
Per lo stesso motivo, questa estate ho voluto essere presente alla partenza di Fabio Cofferati, che da Salsomaggiore Terme si è recato in vespa a Tokyo. Nell’anno delle Olimpiadi un’iniziativa coraggiosa, in collaborazione con la stessa fondazione Isal, per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa tema”.
William Raffaeli, presidente Fondazione ISAL: “Questa iniziativa è nata a Rimini nel 2009, ma presentata a Milano alla Sala della Stampa. Dopo anni di presentazioni delle dodici giornate alla Biblioteca del Senato in presenza del nostro Presidente Onorario, il senatore Sergio Zavoli, per la tredicesima giornata siamo tornati a casa, a Rimini, dove la Fondazione ha la sua sede. Si tratta di una giornata collettiva che rispecchia la partecipazione di tante persone, volontari e medici che si occupano di trasmettere questo messaggio di speranza. In ogni città della rete c’è un luogo di cura dedicato: ascoltare le persone con dolore è il primo passo per avventurarci nella buona cura”.
Cento città contro il dolore
Dal 25 settembre iniziative in tutta Italia
per informazioni: 3383631582 e-mail: giornatamondiale@fondazioneisal.it
Con i patrocini di: Senato della Repubblica – Ministero del Lavoro – CAMERA DEI DEPUTATI, ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani, Regione Emilia-Romagna, Assessorato alla Sanità della Regione Abruzzo, Comune di Rimini e Comune di Monza, FIMMG – Federazione Italiana Medici di Famiglia, FEDERSANITà ANCI, AGENAS – Agenzia Nazionale per i Servizi regionali, CONFERENZA REGIONI E PROVINCE AUTONOME, ISS – Istituto Superiore di Sanità
Azienda USL Romagna, IRST _ IRCCS di Meldola, UNCI – unione Nazionale Cavalieri d’Italia, FNOPI (Federazione Nazionale degli ordini delle Professioni Infermieristiche), FNOMCeO – Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli odontoiatri, FEDERAZIONE ORDINI FARMACISTI ITALIANI – FOFI, Croce Rossa Italiana , Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti, SIIET
Fondazione ISAL
Isal nasce nel 1993 come Istituto di Formazione e Ricerca in Scienze Algologiche, con lo scopo di promuovere la formazione medica e la ricerca sul tema del dolore cronico.
Grazie ai suoi corsi, ISAL – Provider del Ministero della Salute per l’erogazione dei Corsi E.C.M.(Educazione Continua in Medicina) – è stata la prima scuola in Italia e una delle prime in Europa dedita alla formazione post-laurea per lo studio del dolore e ha formato negli anni circa 750 medici specialisti, un gruppo che rappresenta oggi la classe dirigente italiana della terapia del dolore. Dall’esperienza dell’Istituto ISAL nel 2007 nasce la Fondazione ISAL per sostenere la ricerca nell’ambito della terapia del dolore oltre che la comunicazione sociale. Dal 2009 ogni anno la Fondazione organizza e promuove l’appuntamento Cento città contro il dolore, una giornata che ha l’obiettivo della sensibilizzazione sociale e dell’informazione sul tema del dolore cronico.
Dalla sua nascita ISAL è stata protagonista delle più importanti iniziative nazionali sul tema del dolore e del suo trattamento. Ha partecipato dal 1999 alla creazione della Rete sul dolore e palliazione della Regione Emilia-Romagna e ha contribuito attivamente nella costruzione e implementazione della legge 38/10, legge che garantisce e tutela il diritto del cittadino nell’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore. ISAL ha collaborato a diverse iniziative promosse dal Ministero della Salute di cui è stata inoltre partner in attività di ricerca (coordinamento dei registri per il buon uso degli oppioidi) e clinica (progetto per l’Umanizzazione delle cure per le persone fragili).
Negli anni Fondazione ISAL ha sostenuto 12 giovani ricercatori impegnati nello studio del dolore cronico. Investire su di loro è infatti fondamentale per assicurare un futuro alla ricerca scientifica e offrire una speranza a chi soffre quotidianamente.
ISAL ha recentemente scoperto il primo biomarker al mondo in grado di certificare la presenza di dolore cronico severo in pazienti con fibromialgia e osteoartrite. Il biomarker identificato – la percentuale di linfociti B che esprimono il recettore Mu – ha anche permesso di confermare la base organica della fibromialgia.