AL LICEO SAN PELLEGRINO GIORNATA DI STUDIO SU UNA LETTURA LAICA DELLA BIBBIA

ABBÌCA BILÌA SI È SVOLTA QUESTA MATTINA NELL’AULA MAGNA DEL LICEO SAN PELLEGRINOISTITUTO S. PELLEGRINO_56 

È INTERVENUTA AGOSTINA MELUCCI,

DIRIGENTE UFFICI SCOLASTICI PER LE PROVINCE DI RIMINI E FORLÌ-CESENA

Misano Adriatico, 9 aprile 2013 – Oggi, nell’Aula Magna del Liceo Linguistico Paritario San Pellegrino si è svolta una mattinata di studio e riflessione per la diffusione di una cultura laica della Bibbia.

È intervenuta Agostina Melucci, Dirigente dell’Ufficio scolastico delle Province di Forlì/Cesena e Rimini, e vi hanno partecipato studenti e docenti.

L’iniziativa è stata battezzata “Abbìca Bilìa”, anagramma di Bibbia Laica, ed è nata proprio da un’indicazione della dirigente Agostina Melucci per promuovere e stimolare la conoscenza del Testo sacro tra i ragazzi delle scuole, al di là delle personali opzioni religiose.

La Bibbia è, infatti, oltre che una fonte costitutiva per l’Ebraismo e il Cristianesimo, e un presupposto per l’Islam, una componente essenziale di tutte le culture dell’Occidente, sia sul piano letterario/artistico, sia su quello simbolico e linguistico.

“La scuola introduce all’intero – sostiene la dott.ssa Agostina Melucci -. Questa è la sua missione, poiché il giovane dovrà entrare nel mondo nella sua interezza, nel visibile e nell’invisibile, nel temporaneo come nel permanente, nella dimensione del sacro e del sacro”.

Durante la mattinata è intervenuto anche Guido Armellini, docente di letterature comparate e membro di Biblia, associazione con sede a Settimello (FI) che si occupa di diffondere una cultura biblica, fondata sulla lettura del testo sacro, inteso come luogo di ospitalità per credenti e non credenti.

“Viviamo in un periodo – dice il prof. Armellini – in cui la frattura culturale, estetica, etica, fra le generazioni adulte e quelle giovani è particolarmente forte. Esiste un’intelligenza simultanea contrapposta a un’intelligenza sequenziale. Comunque gli insegnanti conoscono bene il problema: c’è un’enorme difficoltà a “trasmettere” un sapere, perché i presupposti impliciti, che gli studenti hanno, sono veramente molto diversi dai nostri. Quindi c’è bisogno di costruire, di trovare un terreno comune praticabile. Quello dell’immaginario, dell’esperienza estetica, è fondamentale. La letteratura, intesa come esperienza estetica, può svolgere questa funzione”.

Livia Signorini, assessore alla cultura, ha portato all’Assemblea il saluto dell’Amministrazione comunale di Misano Adriatico.