LICEO LINGUISTICO SAN PELLEGRINO SEMPRE PIÙ INTERNAZIONALE STUDENTI E DOCENTI DALL’AUSTRALIA PER UN SOGGIORNO STUDIO A MISANO
Sono nipoti e bisnipoti di emigrati italiani nella terra dei canguri
in visita nel Bel Paese per un approfondimento della lingua italiana
Accolti questa mattina dal sindaco di Misano Stefano Giannini e dalla preside Silvia Paccassoni
Questa estate liceali del San Pellegrino ricambieranno la visita
Misano Adriatico, 10 gennaio 2014 – Otto ragazzi e due docenti del Servite College di Perth (Australia Occidentale) sono arrivati al Liceo linguistico paritario San Pellegrino per due settimane di studio e approfondimento della lingua italiana. Nel loro paese in questo momento sono in corso le vacanze estive.
La comitiva australiana è composta da otto studenti sedicenni e dalle docenti Gabriella Partigliani, insegnante di lingua italiana, e Rose Macauliffe, vice-preside del Servite College australiano. Tutti quanti sono di origini italiane: i bisnonni o i nonni, tra gli anni Venti e gli anni Cinquanta, sono emigrati nella lontana Australia, dove con figli e nipoti più che in italiano hanno parlato e quindi trasmesso i dialetti delle proprie regioni di provenienza, la Sicilia, la Calabria, le Marche, l’Abruzzo e la Toscana.
Partiti da Perth lo scorso 26 dicembre e, dopo un viaggio aereo di 18 ore con uno scalo a Dubai, il gruppo di australiani è sbarcato a Roma, concedendosi un tour turistico di qualche giorno tra la capitale, Siena e Firenze, Verona e Venezia. Adesso resterà per una ventina di giorni a Misano, dove i ragazzi seguiranno le stesse lezioni in italiano delle materie previste nel programma della IV classe del liceo linguistico, portando un loro contributo ai nuovi compagni nelle ore di studio dell’inglese. Fuori orario scolastico si sono preparati un programma di visite: hanno già visto la Domus del Chirurgo di Rimini, andranno poi a Pesaro, Urbino, Ravenna e Bologna.
La prossima estate studenti del liceo linguistico di Misano ricambieranno la vista, recandosi a loro volta a Perth. Questi gemellaggi con scuole straniere rientrano nell’offerta formativa del San Pellegrino, che fa parte della Rete internazionale delle Scuole servitane. A febbraio, è previsto per gli iscritti alla V classe un periodo di studio presso la Servite High School di Los Angeles, ma durante tutto l’anno ci sono opportunità di viaggio anche verso la Marian High School di Omaha (Nebraska) e il Liceo Blanche de Castille di Villemomble di Parigi. Si sta lavorando per creare opportunità di studio anche in Canada.
Questa mattina nell’aula Magna del Liceo San Pellegrino gli studenti australiani insieme ai loro nuovi compagni italiani sono stati accolti dal sindaco di Misano Stefano Giannini e dalla Preside Silvia Paccassoni.
“La Fondazione San Pellegrino – ha affermato ai margini dell’incontro il sindaco Stefano Giannini – a cui partecipa anche il Comune di Misano, sta acquisendo sempre più una dimensione internazionale grazie a questi scambi studio ma anche ai corsi di mediazione linguistica collegati con il NIDA Institute, che portano a Misano studiosi e presenze da tutto il mondo. Altro aspetto importante della Fondazione è che la Scuola Superiore di Mediazione linguistica ha registrato un aumento superiore al 25% di iscritti e che ha assorbito di recente anche il Liceo San Pellegrino”.
“Sia quando studenti stranieri, anche da paesi così lontani, soggiornano da noi, sia quando i nostri studenti si recano nelle scuole servitane all’estero – afferma la preside Silvia Paccassoni del Liceo San Pellegrino – si crea subito uno spirito di comunità, ci si sente subito a proprio agio, i ragazzi si riconoscono e quasi da subito non si distingue più chi siano gli italiani e quelli stranieri. Tra docenti poi c’è un comune sentire, quello di condividere la missione delle scuole servitane volte a fare il bene dei ragazzi. Sono queste generazioni di giovani che hanno una maggiore consapevolezza di quello che fanno, comprendono subito l’obiettivo ed hanno una grande fiducia negli adulti, accrescendo la nostra responsabilità di educatori e di modelli di vita”.