PREMIO FONDAZIONE SAN PELLEGRINO ‘PER LA TRADUZIONE’
307 I PARTECIPANTI, IL DOPPIO DELLA SCORSA EDIZIONE
IERI A MISANO GLI STUDENTI PROVENIENTI DA SCUOLE SUPERIORI DELLE PROVINCE DI RIMINI,
FORLÌ-CESENA, PESARO-URBINO E DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO
In palio otto borse di studio
Misano Adriatico, 20 aprile 2013 – Sono raddoppiati i partecipanti al Premio Fondazione San Pellegrino per la Traduzione. Hanno presentato domanda di partecipazione ben 307 studenti, iscritti al quarto e al quinto anno delle Scuole Secondarie di secondo grado delle Province di Rimini, Forlì-Cesena, Pesaro-Urbino e della Repubblica di San Marino. Il doppio dell’edizione 2012.
Per non smorzare un tale entusiasmo, la Fondazione San Pellegrino, organizzatrice del Concorso, ha deciso di accogliere tutte le richieste nonostante che il bando avesse fissato a 150 il numero massimo di ammessi alla prova. E, visto il grande numero dei partecipanti, oltre che l’Aula Magna è stato necessario attrezzare anche la palestra della scuola.
I ragazzi, in tre ore, ieri pomeriggio si sono cimentati nella traduzione in lingua italiana di un testo di tipo giornalistico-culturale, scegliendolo da una delle seguenti lingue: Inglese, Francese, Tedesco, Spagnolo. Le traduzioni saranno corrette e valutate da quattro docenti universitari, il cui giudizio sarà inappellabile.
In palio ci sono otto borse di studio: per ciascuna lingua saranno assegnati un 1° premio di 500 euro, un 2° premio di 250 euro e come 3° premio un vocabolario monolingue a scelta offerto delle case editrici Zanichelli, Oxford University Press, Hachette Education.
La premiazione dei vincitori avverrà nella sede della San Pellegrino sabato, 25 Maggio 2013, nel corso della Nida School of Translation Studies – Scuola internazionale post-dottorato di traduzione.
“Un tale successo del Premio Fondazione San Pellegrino per la Traduzione a soli due anni dalla sua costituzione è un risultato di cui essere orgogliosi – afferma Stefano Arduini, vice presidente della FUSP/Fondazione Universitaria San Pellegrino, e direttore Scuola Superiore per Mediatori Linguistici –. Abbiamo intercettato la passione dei giovani per l’apprendimento delle lingue straniere, ma anche il loro spirito competitivo, aspetti delle nuove generazioni che riteniamo vadano incoraggiati affinché i giovani si formino sentendosi sempre più cittadini europei e del mondo”.