Alla Fondazione Universitaria San Pellegrino approdano i Maestri italiani della traduzione letteraria, che
terranno corsi e seminari di perfezionamento in traduzione di testi per l’editoria.
Richieste di partecipazione da tutta Italia. 18 gli ammessi.
Tra i prof.: Ilide Carmignani, traduttrice delle opere di Márquez, Neruda, Sepúlveda,
ed Emanuelle Caillat, traduttrice delle opere di Perec e di Barbery (L’eleganza del riccio)
Misano Adriatico, 14 febbraio 2013 – Filo diretto con le maggiori case editrici italiane, partecipazione di editor e di alcuni dei traduttori e scrittori più apprezzati del panorama letterario contemporaneo. Sono queste le caratteristiche salienti di Tradurre la letteratura, corso di perfezionamento in traduzione di testi per l’editoria che inizierà domani, venerdì 15 febbraio 2013, e durerà sino al 18 maggio 2013 nella sede della Fondazione Universitaria San Pellegrino di Misano Adriatico (RN). “Tradurre la Letteratura” è organizzata dalla Scuola Superiore per Mediatori Linguistici “San Pellegrino” (presso la quale si consegue la Laurea in Mediazione Linguistica). L’ammissione al corso è a numero chiuso e viene determinata in base a una selezione per esame. Quest’anno gli ammessi sono 18, tutte donne, provenienti da tutt’Italia, da Trento a Lecce. Giunta alla sua 17ᵃ edizione, l’iniziativa è il luogo in cui in questi anni si sono formati e hanno “rodato” gli strumenti del mestiere molti bravi traduttori che operano oggi sul mercato italiano. La particolarità di questo corso è che i partecipanti tradurranno testi inediti proposti dalle maggiori Case editrici italiane, le quali poi sceglieranno i migliori lavori candidandoli alla pubblicazione. In questo modo i giovani hanno l’opportunità di farsi conoscere e di aprire contatti con il mondo del mercato editoriale. Dopo le edizioni del 2011 e 2012, la metà dei corsisti ha iniziato a tradurre. I docenti dei laboratori di traduzione, come sempre di altro profilo, sono quest’anno: per il francese Emanuelle Caillat (ha tradotto diversi autori tra cui Muriel Barbery e Georges Perec), per lo spagnolo Ilide Carmignani (ha tradotto tra i tanti Bolaño, Borges, García Márquez, Neruda, Sepúlveda); per il russo Giuseppe Ghini, per il tedesco Giovanni Giri, per l’inglese Anna Mioni. Terranno lezioni anche Yasmina Melaouah (ha tradotto, fra gli altri, Daniel Pennac), Daniele Brolli, Riccardo Duranti, Franco Nasi, Davide Rondoni, Sandra Biondo, Alessandra Roccato, Angelo Molica Franco. Domani, venerdì 15 febbraio 2013, la giornata inizierà con la presentazione di questa nuova edizione del corso, alla quale seguirà il Seminario dal titolo “Traduzioni pericolose e iniziazione alla traduttologia”, tenuto da Franco Nasi. Franco Nasi insegna Letteratura Italiana Contemporanea e Teorie della traduzione all’Università di Modena e Reggio Emilia. Sulla traduzione ha scritto Poetiche in transito (Milano 2004), La malinconia del traduttore (Milano 2008), Specchi comunicanti (Milano 2010) e ha curato “Sulla traduzione letteraria”(Ravenna 2001) e, con Marc Silver, “Per una fenomenologia del tradurre” (Roma 2009). Ha tradotto e curato saggi di teoria letteraria di Coleridge, Wordsworth, J.S. Mill e raccolte di poeti inglesi e americani fra cui Roger McGough e Billy Collins. “La figura del traduttore letterario è un elemento chiave di ogni lingua e cultura: attraverso il suo lavoro attento e silenzioso una cultura crea o trasforma la propria identità – spiega Roberta Fabbri, curatrice del Corso e docente di linguistica presso la SSML – . Ed è pure un autore, la traduzione è un’attività estremamente creativa e non ausiliaria, come ingenuamente si è portati a pensare. Tradurre poesia significa fare poesia. Il traduttore è un autore che invece di reperire il materiale nel mondo esterno reperisce il materiale in quel particolare submondo che sono i testi”.VENERDÌ, 15 FEBBRAIO 2013, IN OCCASIONE DELL’INIZIO DELLE ATTIVITÀ DI “TRADURRE LA LETTERATURA”, LA DIREZIONE DELLA FUSP FARÀ UN IMPORTANTE ANNUNCIO
RELATIVO AD UN NUOVO INCARICO FORMATIVO DI CARATTERE INTERNAZIONALE