Il Liceo Linquistico e la Scuola Superiore per mediatori linguistici della Fondazione San Pellegrino partecipano alla settimana della lingua francese e della francofonia
Full immersion degli studenti nella cultura d’oltralpe tra letteratura, rappresentazioni teatrali, cinema e degustazioni.
Misano Adriatico, 19 marzo 2013 – Domani, mercoledì 20 marzo 2013, il Liceo San Pellegrino e pure la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici (SSML) della Fondazione San Pellegrino si trasforma in un angolo di Francia in occasione della Giornata Internazionale della Francofonia. La scuola partecipa, infatti, alla Settimana Internazionale di Lingua francese e della Francofonia 2013, promossa dall’Alliance Française di Bologna, l’Università di Bologna, Associazione Culturale Italo – Belga Bologna Bruxelles A/R, Arci Benassi, Fondazione Universitaria San Pellegrino e Circolo Svizzero Bologna. L’iniziativa, tra eventi, momenti d’arte e di condivisione, festeggia la lingua e la cultura francese nel mondo. Studenti e i docenti si caleranno, quindi, nella cultura francofona, tra letteratura, cinema e teatro. Metteranno in scena un estratto del “Piccolo Principe” di Saint-Exupéry e de “L’Avaro” di Molière, oltre a rappresentare “La Belle Époque” in immagini e canzoni. Di seguito, studenti e docenti organizzeranno un Aperitivo alla francese a base di prelibatezze d’oltralpe, come il foie gras e i macarone. Infine, verrà proiettato il film, “Midnight In Paris” di Woody Allen in lingua francese. “La settimana della Francofonia – commenta il Preside del Liceo San Pellegrino Silvia Paccassoni – coinvolge diverse Istituzioni a livello internazionale che celebrano attraverso diverse iniziative la lingua e la cultura francese. Il Liceo San Pellegrino aderisce a questo appuntamento costituendo per noi un’ulteriore occasione per trasmettere con esperienze concrete agli studenti la cultura dei Paesi di cui apprendono la lingua. Per il San Pellegrino è importante che i suoi ragazzi si sentano sempre studenti e cittadini attivi, affinché lo studio sia vissuto come opportunità di costruzione del proprio futuro ma, soprattutto, di formazione della propria persona, sviluppando un’apertura mentale che li predisponga ad accrescere i propri interessi e ad accogliere le culture di tutto il mondo”.