LA BIOBANCA SAMMARINESE INSCIENTIA FIDES PLAUDE L’INTESA SU SALUTE E SCIENZE MEDICHE SIGLATA TRA SAN MARINO E ITALIA
“LA COLLABORAZIONE VALORIZZERÀ LE ECCELLENZE SANITARIE DEI DUE PAESI PERMETTENDO UNO SCAMBIO DI SAPERI E SPECIALIZZAZIONI A BENEFICIO DEI CITTADINI”
San Marino, 15 maggio 2012 – È accolto con favore ed entusiasmo dalla Biobanca sammarinese InScientiaFides il Memoradum d’Intesa per la collaborazione tecnica su Sanità e Scienze Mediche, sottoscritta dal Ministro della Salute Renato Balduzzi per l’Italia e dal Segretario di Stato alla Sanità Claudio Podeschi per la Repubblica di San Marino.
“Questo sviluppo della collaborazione – commenta Luana Piroli, Direttore Generale di InScientiaFides – crea ulteriori basi per nuovi scambi di saperi e risultati raggiunti nel campo della medicina e della ricerca scientifica tra i due Paesi e in ambito europeo, permettendo la possibilità che gli operatori del settore si confrontino e lavorino insieme su questioni importanti, tra queste pure la ricerca sulle cellule staminali e il loro utilizzo.
Oramai da tutto il mondo giungono notizie di èquipe mediche e di ricercatori che scoprono le potenzialità di queste cellule, sulle quali si accumulano giorno dopo giorno le conoscenze sui loro meccanismi, utili nella comprensione del funzionamento dell’organismo umano e dell’origine di varie patologie, gettando prospettive e nuove speranze di trattamento.
Questo rende ancora più significativa la raccolta delle cellule staminali al cui fine si rende ancora più preziosa la collaborazione tra strutture pubbliche e strutture private, ma pure tra Stati, per evitare, che si disperdano risorse, conoscenze e professionalità”.
“L’intesa tra San Marino e Italia – conclude Luana Piroli – valorizzerà le eccellenze sanitarie e le specializzazioni di ciascuna parte a beneficio dei cittadini che alla fine potranno contare su servizi e strutture sanitarie al passo con lo sviluppo scientifico e attenti alle loro esigenze, in un contesto in cui in nome della salute e del benessere delle persone, ma anche in nome della crescita professionale, si possano superare confini territoriali e ideologici”.