Santa Maria delle Neve, sottoscritto l’accordo per l’acquisizione dell’area
L’amministrazione comunale di Montefiore Conca ringrazia la Parrocchia di San Michele Arcangelo di Morciano e
la Diocesi di Rimini
Nella giornata di lunedì 18 dicembre è stato sottoscritto l’atto d’acquisto del complesso di Santa Maria della Neve tra amministrazione comunale di Montefiore Conca e Parrocchia di San Michele Arcangelo. Con questa acquisizione, dopo il voto in Consiglio comunale del 15 novembre scorso, il Comune di Montefiore Conca potrà dunque dare avvio al progetto di riqualificazione dell’immobile, ponendo le basi per la riapertura del circolo di Serbadone, che insieme al campo sportivo, alla grande sala e al giardino tornerà ad essere il cuore pulsante della frazione e luogo di ritrovo e socialità per l’intera popolazione.
“La Parrocchia di San Michele Arcangelo (parroco sac. Sanzio Monaldini) e la Diocesi di Rimini (Vescovo Mons. Nicolò Anselmi), dopo aver ricevuto le necessarie autorizzazioni civili ed ecclesiastiche dai rispettivi competenti Enti Superiori, hanno dimostrato un impegno fattivo per facilitare questo processo di cessione. La loro disponibilità e sostegno hanno giocato un ruolo cruciale nel rendere possibile questa operazione, aprendo la strada per un nuovo capitolo nella storia di S.Maria della Neve e delle comunità circostanti”: queste le parole dell’Amministrazione Comunale di Montefiore Conca che nuovamente ringrazia la Parrocchia di San Michele Arcangelo e la Diocesi di Rimini per l’attenzione dimostrata.
Aggiunge l’Amministrazione Comunale: “La visione condivisa di riportare vita e vitalità a quest’area ha unito le forze di queste istituzioni, che si sono impegnate attivamente nell’agevolare l’acquisto dell’immobile. La generosità e il supporto offerto dalla Parrocchia e dalla Diocesi non solo dimostrano un profondo amore e impegno per la comunità, ma sottolineano anche la loro costante volontà di promuovere lo sviluppo e il benessere della zona privilegiando un Ente Pubblico che ha per scopo la convivenza sociale e civile a servizio della qualità di vita della gente rispetto a destinazioni, pur nobili, ma rivolte a interessi di privati. L’acquisto di S.Maria della Neve, dunque, non è soltanto un fatto legale, ma un fatto tangibile della collaborazione tra ente religioso e comunità civile, un passo avanti verso un futuro più ricco di opportunità per tutti coloro che vivono nel nostro territorio. Di fronte alla impossibilità di sostenere tante strutture che il tempo ha ormai reso fatiscenti e addirittura pericolose queste scelte sono certamente dolorose ma anche coraggiose perché tentano di guardare al futuro.”