Si entra nel vivo dell’offroad alla fiera di Rimini!
ARENA CROSS, PROVE E GARE CIVF E RALLY SHOW
Si scaldano alla grande i motori di RiminiOffRoad Show, con la prima vera e propria giornata di gare ed esibizioni sulle fantastiche piste della zona est del quartiere fieristico. Lo spettacolo ha preso il via con le moto: SX1 e 2, ed è continuato con i sidecar e i quad in pista Est 3. Fino all’adrenalina del rally show, con auto e camion in pista Est 4, e alle prime due velocissime manche delle gare del Campionato Italiano Velocità Fuoristrada, che hanno davvero emozionato il pubblico giunto alla fiera di Rimini. Domani gran finale con il quad cross, le due manche di autocross e ben 3 manche del Campionato Italiano Velocità Fuoristrada.
CARROZZERIA: IL SISTEMA PENSA AD UNA SOCIETA’ DI BROKERAGGIO
ROR 2017 è anche l’occasione per fare il punto sui temi legati al settore dell’autoriparazione. Questa mattina, a cura del Consorzio Carrozzieri di Rimini e San Marino si è svolto un convegno nel quale la categoria ha rivendicato la necessità di uscire da un rapporto molto complicato con le compagnie assicurative, che tendono a convenzionare le carrozzerie legandole a tariffe troppo basse che comprometterebbero la qualità del lavoro finale. “Dobbiamo uscire da questa strettoia – ha detto Antonio Malpeli, presidente Carrozzieri Emilia Romagna di Confartigianato – perché in questo modo si svilisce il nostro lavoro e si compromette il risultato finale. Stiamo lavorando ad un progetto per creare una società di brokeraggio che operi in ambito assicurativo per mantenere standard di prestazioni più consone alla sicurezza e alla soddisfazione del cliente. Se non proteggiamo questi aspetti, le imprese rischiano il tracollo e invece è importante stare uniti insieme alle associazioni di categoria”.
LA NORMATIVA RIGUARDANTE LE MODIFICHE SUI MEZZI OFF ROAD
Il convegno dedicato alla normativa sugli accessori e allestimenti speciali dei fuoristrada è stato uno degli appuntamenti centrali nel calendario degli eventi di ROR 2017. Organizzato da UNASCA (Unione Nazionale Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica), ha visto la partecipazione di Emanuele Andrisani, funzionario del Ministero dei Trasporti dipartimento Trasporti Terrestri. Presentata la normativa che riguarda i quattro segmenti di base sulle modifiche dei mezzi off road: la protezione frontale, i dischi freni, il sistema ruote e la riqualificazione elettrica. Gli accessori omologati producono uno standard di sicurezza misurabile, sia per chi è alla guida dei mezzi, sia per chi occupa la sede stradale (auto, moto, pedoni, ecc.). Al contrario, le modifiche non omologate rischiano pesanti conseguenze proprio in termini di sicurezza.
Un nodo da sciogliere riguarda la normativa comunitaria, che talvolta viene recepita in maniera differente dai singoli paesi, generando sanzioni per chi si sposta su mezzi off road all’estero. Non tutto quel che un mezzo off road monta per le proprie escursioni è utilizzabile su strada, nel primo caso le scelte riguardano prevalentemente la sicurezza dell’equipaggio, nel secondo è necessario tutelare anche quella di coloro che sono all’esterno del mezzo. Forte il richiamo a ricorrere ad accessori omologati e utilizzare canali commerciali ufficiali per ogni intervento.
L’AUTOMOBILE, UN DIRITTO PER TUTTI
Lavorare per superare le barriere di ogni genere che negano il diritto alla mobilità delle persone con disabilità è sempre più urgente perché è anche un impegno culturale che può migliorare la vita di tutti. L’ultimo appello arriva dalla fiera di Rimini e a lanciarlo è Roberto Romeo, presidente di Anglat e vicepresidente di Fand, durante il convegno “La mobilità, sinonimo di autonomia e libertà”, promosso da Anglat all’interno di Rimini Offroad.
Tra i temi trattati, le problematiche relative al Contrassegno Europeo di parcheggio per i disabili, agli stalli riservati o alle zone a traffico limitato. E a fine settembre, questa l’anticipazione, è in programma il primo convegno nazionale sul tema, che sarà l’ultima tappa di un percorso iniziato oggi con l’obiettivo di creare una rete tra pubblico, privato e terzo settore.