il 6 e 7 novembre prossimi a Rimini Fiera nell’ambito delle manifestazioni Ecomondo, Key Energy e Cooperambiente. Sarà un momento di dibattito sulle attività da realizzare per sviluppare un piano nazionale incentrato sull’economia verde. Nel corso di un processo aperto e partecipativo mai realizzato in Italia, il Consiglio Nazionale della Green Economy, composto da 66 organizzazioni di imprese ‘green’, esperti del settore e società civile hanno selezionato delle priorità da cui partire
per ‘un Green New Deal per l’Italia’.
Una due giorni di confronto e dibattito per lanciare una griglia di proposte condivise per uscire dalla crisi economica e climatica ed avviare un “Green New Deal” per l’Italia. Gli Stati Generali della Green Economy 2013, che si svolgeranno a Rimini Fiera il 6 e 7 novembre prossimo nell’ambito di Ecomondo-Key Energy e Cooperambiente, sono stati presentati oggi nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il Ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, il Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, Edo Ronchi, e il Presidente di Rimini Fiera, Lorenzo Cagnoni. “Il valore aggiunto di questa iniziativa – ha dichiarato il Ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando – è di considerare la green economy non come un settore economico in sé, quanto piuttosto come un modello di sviluppo economico che prenda in considerazione l’impatto ambientale della produzione di beni e servizi: un nuovo protagonismo delle imprese nei processi di sviluppo orientati alla sostenibilità”. La sostenibilità dello sviluppo, infatti, non potrà prescindere dal miglioramento della qualità ambientale del sistema produttivo e da un impegno deciso da parte del Governo di avviare riforme strutturali e politiche pubbliche di investimento che migliorino la qualità ecologica dell’intero sistema e riducano gli impatti sull’ambiente. Attraverso questi interventi – ha concluso il Ministro Orlando – sarà possibile contrastare la recessione avviando nuove produzioni di beni e servizi, orientando l’economia attraverso visioni strategiche di lungo periodo, spostando gli investimenti da vecchi settori economici oramai obsoleti verso nuovi settori capaci di produrre ritorni economici non solo maggiori ma in grado di far avvertire i loro effetti positivi su più livelli: economico, ecologico, sociale, occupazionale”. Gli Stati Generali della Green Economy, edizione 2013, si apriranno il 6 novembre prossimo con la sessione ‘Green New Deal’. A seguire è in programma, nel pomeriggio, l’appuntamento con ‘Le Regioni e i Comuni per un Green New Deal: esperienze di iniziative e buone pratiche’. La seconda giornata, tutta economica, è dedicata a ‘Le misure e le riforme economiche e fiscali necessarie per attivare un Green New Deal’. Le due giornate vedranno confrontarsi ministri, esponenti delle istituzioni europee, dell’UNEP, dell’OCSE, del mondo politico e parlamentare, delle associazioni ambientaliste e di Enti locali e Regioni. Sarà un momento importante per mettere a punto piani e soluzioni di sviluppo dell’economia verde per i prossimi anni, una roadmap nazionale in linea con le evoluzioni della green economy degli altri paesi europei e per gettare le basi di un piano strategico di sviluppo per l’Italia basato sulla green economy. “Per favorire la ripresa economica e dell’occupazione – ha detto Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile – l’Italia deve avviarsi con maggiore determinazione sulla strada della green economy. Gli Stati Generali del 2013 puntano su un ruolo attivo dei Comuni e delle Regioni per aprire una nuova stagione di sviluppo verde locale in grado di valorizzare vocazioni e potenzialità dei nostri territori”. I 10 Gruppi di lavoro (ecoinnovazione, efficienza, rinnovabilità dei materiali e riciclo dei rifiuti, risparmio energetico, fonti energetiche rinnovabili, servizi degli ecosistemi, mobilità sostenibile, filiere agricole di qualità ecologica, finanza e credito sostenibili per la green economy, tutela dell’acqua e Regioni ed Enti locali) hanno presentato un elenco di priorità necessarie per la realizzazione di un ‘Green New Deal’ per il nostro paese. Alla redazione dei documenti programmatici e alla selezione delle priorità hanno partecipato oltre 350 esperti provenienti da tutta Italia e la società civile in un processo partecipativo mai realizzato. Nel corso dell’anno, il Consiglio Nazionale della Green Economy ha incontrato i Ministri per discutere con loro le proposte, il grado di fattibilità di ciascuna di esse e i rispettivi tempi di realizzazione. A Ecomondo si tireranno, dunque, le somme di questo lungo iter e sarà anche illustrato in anteprima il Rapporto sulla Green Economy, realizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, in collaborazione con l’Enea. Gli Stati Generali della Green Economy 2013, sono organizzati dal Consiglio Nazionale della Green Economy in collaborazione con i Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico e con il supporto tecnico della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile. “Rimini Fiera è orgogliosa di ospitare nuovamente gli Stati Generali della Green Economy. Li accoglieremo – ha affermato Lorenzo Cagnoni, Presidente di Rimini Fiera – con una proposta fieristica ancor più consistente: a Ecomondo, Key Energy e Cooperambiente si aggiungono infatti Key Wind, H2R e Sal.Ve. per riaffermare la leadership nel settore della quattro giorni riminese, rassegna di tecnologia ecoinnovativa, studi e progetti in anteprima che alimenteranno l’aspirazione che tutti condividiamo: un ‘Green New Deal’! Stati Generali della Green Economy e Fiere quindi si incontrano, camminano lungo un’unica linea, sono in grado di offrire una vision complessiva del settore, nelle sue due anime, quella politica e quella industriale. L’una lo specchio dell’altra, l’una imprescindibile dall’altra fino a costituire un unicum”. Per maggiori informazioni sugli Stati Generali della Green Economy: www.statigenerali.org