SERATA ALL’INSEGNA DELLE EMOZIONI PER LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO SUL 60° DI VILLA SERENA

Presidente Villa Serena SpA Frassineti: “In un campo di barbabietole sorse l’Ospedale dei Forlivesi,

che da sempre mette al centro la persona e le sue esigenze di cura”

 Il sindaco Balzani: “Alla sua storia e alla tradizione professionale e umana

il ricordo e la riconoscenza dei forlivesi”

 Direttore generale Ospedali Privati Balducci: “Villa Serena e Villa Igea in media ogni anno registrano

quasi 10.000 ricoveri con 140.000 prestazioni ambulatoriali

 Forlì, 1 dicembre 2011 – Serata all’insegna della memoria ma anche delle emozioni quella svoltasi ieri sera, mercoledì 30 novembre all’Hotel della Città, per la presentazione del libro “1950-2010. Villa Serena, sei decenni di crescita a fianco dei forlivesi nel segno dell’innovazione tecnologica”, a cura di Sara Samorì.

Sono intervenuti a tracciare i momenti più salienti di questi sei decenni di storia dell’Ospedale, e pure della stessa città di Forlì, il sindaco Roberto Balzani, Sara Samorì, curatrice della pubblicazione, Luca Balducci, direttore generale Ospedali Privati in Forlì Villa Serena e Villa Igea.

E non sono mancati gli ospiti speciali come Vidmer Lanzoni, unico superstite dei soci fondatori, Michele Savorelli l’ostetrico ginecologo che in oltre 30 anni di attività ha fatto nascere più di 14mila forlivesi e tanti ex dipendenti ormai in pensione.

Il libro traccia sei decenni di storia lungo quattro capitali distinti per periodi, correlati di interviste, immagini di documenti e fotografie d’epoca, e culminando con una carrellata di fotografie di alcuni forlivesi nati a Villa Serena. Si ripercorrono, in sostanza, le tappe più significative della storia della Clinica: dall’atto costitutivo della società all’attivazione delle nuove tecnologie (TAC e risonanza), dalla trasformazione in SpA sino al cambio di denominazione sociale e all’acquisizione di Villa Igea.

La narrazione raccoglie in 144 pagine la vicenda di una Casa di cura sorta per iniziativa di medici e comuni cittadini che rispondevano al nome di Guido Azzaroli, Giovanni Bazzocchi, Guido Balzani, Giuseppe Demo, Guglielmo Dothel, Elio Drei, Pietro Emiliani, Giovan Battista Frassineti, Ercole Giovannetti, Francesco Girotti, Marco Fordes, Angelo Servadei, Enrico Verità, e tra i non medici Vidmer Lanzoni, unico superstite dei soci fondatori, Maia Montevecchi, Nino Angelo Monti, Antonio Nanni, Ettore Novi, Evaristo Zambelli.

La Casa di Cura Villa Serena venne inaugurata 8 dicembre 1950, invia Del Camaldolino, 8, con dieci reparti e una squadra di medici capeggiata dal professor Giovanni Bazzocchi e composta da Guglielmo Dothel, Giuseppe Demo, Angelo Servadei, Guido Azzaroli, Giovan Battista Frassinetti, Vanni Chiadini

Il libro è disponibile presso la reception di Villa Serena e Villa Igea

Di seguito alcuni passaggi degli interventi presenti nel libro.

“Villa Serena è stata definita “l’Ospedale dei forlivesi“ o anche “il focolare in camice bianco” e questo affettuoso legame tra la città e la Casadi Cura è motivo di orgoglio e gratificazione – scrive il Presidente CDA Villa Serena SpA Cosimo Frassineti nell’introduzione del libro –. Ci auguriamo di consolidare sempre più, anche negli anni futuri, questo rapporto di complicità che ha permesso a Villa Serena di diventare quasi un grande ambulatorio di famiglia. È sotto gli occhi di tutti quanto è cambiata Forlì da quel lontano dicembre 1950 quando, in un terreno ancora disagiato – mio padre raccontava essere un campo di barbabietole – abbastanza lontano dal centro cittadino, fu fondata Villa Serena. Questo libro vuole essere anche il tentativo di sottolineare come da 60 anni a questa parte l’impegno degli operatori sanitari e degli amministratori di Villa Serena, animati dai medesimi motivi che muovevano i primi fondatori, è sempre stato lo stesso: mettere al centro la persona e le sue esigenze di cura. Per il futuro l’attenzione di Villa Serena continuerà a essere rivolta all’accurata selezione degli operatori, al controllo della loro competenza e professionalità, all’aggiornamento delle metodiche diagnostiche e terapeutiche, alla scelta scrupolosa di attrezzature sempre all’avanguardia e di alto livello, ad adeguati interventi di ristrutturazione e ampliamento delle parti strutturali”.

“Struttura nata per Forlì e al servizio dei forlivesi – scrive nella prefazione il sindaco Roberto Balzani – Villa Serena, nata nella mente del Prof. Giovanni Bazzocchi, e realizzata da un gruppo di amici, in fondo ha conservato la sua fisionomia lungo tutto il resto del secolo. Nella sua stessa compagine sociale ha mantenuto quella larga rappresentanza di famiglie autoctone, che saggiamente e miracolosamente sono riuscite, soprattutto nell’ultimo ventennio, mentre veniva meno la generazione dei fondatori, a perseguire una decisa politica degli investimenti nell’immobile e nelle tecnologie. Col 2008, anno dell’acquisizione di “Villa Igea”, proprio alla vigilia della grande crisi economico-finanziaria, un altro sogno è stato coronato: quello di dar vita ad un polo efficiente di spedalità privata, destinato ad integrarsi con efficacia con le politiche pubbliche in una fase di ristrutturazioni e di risorse decrescenti. Credo che la passione di generazioni di medici e di infermieri e di amministrativi non sia rappresentabile su una pagina scritta: bisogna averli visti all’opera, bisogna averli conosciuti per comprendere la forza di un capitale umano che è riuscito a rigenerarsi, passando attraverso prove anche molto dure e difficili. Oggi “Villa Serena” è ben attrezzata per affrontare tempi che si profilano non facili per la città e per il Paese: e ritengo che alla sua storia importante e alla tradizione professionale e umana che rappresenta debbano andare il ricordo e la riconoscenza dei forlivesi”.

“Nell’inserzione sul Giornale dell’Emilia, cronaca della Romagna, di Venerdì 8 dicembre 1950, incui si annunciava l’inizio dell’attività di Villa Serena, mi ha colpito leggere, tra le varie specialità, un Centro Diagnosi Precoce Tumori – racconta il direttore generale di Villa Serena e Villa Igea Luca Balducci. – Non credo ci siano riscontri documentali su quel settore di attività, ma colpisce che già sessant’anni fa, in Sanità, qualcuno avesse l’idea di “centro”, cioè di una funzione professionale integrata per curare i pazienti secondo un approccio multidisciplinare. Villa Serena ha saputo cogliere queste richieste di cambiamenti: in pochi anni si è passati da una media di 3.500 ricoveri a 6.500; ora, assieme a Villa Igea i ricoveri sono quasi 10.000 con 140.000 prestazioni ambulatoriali. E’ aumentata in maniera esponenziale l’attività chirurgica, si sono evolute le tecniche a favore di quelle mininvasive. Analogo incremento si è avuto nell’attività chirurgica ad alta complessità quale l’attività protesica in ortopedia e, in oculistica, il trapianto di cornea. Accanto a settori della nostra attività quali la medicina, la chirurgia, l’urologia, la diagnostica per immagini, si sono sviluppate specialità quali la cura delle patologie vertebrali, la medicina del dolore e, di recente, il centro che si occupa del trattamento di pazienti affetti da obesità. Dedichiamo alla formazione professionale dei nostri operatori non meno di una settimana lavorativa all’anno, collaboriamo con strutture universitarie e centri di ricerca italiani ed esteri, abbiamo ospitato importanti eventi nazionali e internazionali, dove professionisti di tutto il mondo si sono potuti collegare con le nostre sale operatorie e assistere a interventi dal vivo eseguiti dalla nostra equipe di oculistica, applichiamo procedure e protocolli severi e controllati a garanzia della sicurezza dei pazienti, degli operatori e dell’ambiente e abbiamo gruppi di lavoro che si occupano costantemente di controllo dei rischio clinico e delle infezioni ospedaliere, della sicurezza in sala operatoria, della qualità della documentazione clinica. Crescere per rispondere in maniera sempre adeguata alle necessità degli utenti”.