“Le vie green di Filippa” dedica due reportage alle Grotte di Onferno e alla Vena del Gesso Romagnola
Le telecamere del programma “Le vie green di Filippa”, in onda su Sky Sport e Cielo, alla scoperta dei tesori naturali della Romagna, recentemente entrati a far parte del Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco.
Dalle Grotte di Onferno, in provincia di Rimini, al Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola, tra le province di Ravenna e Bologna: queste le due tappe scelte dalle troupe di Sky e da Filippa Lagerbäck, volto noto della televisione italiana, in viaggio tra sentieri, percorsi, caverne, paesaggi mozzafiato e suggestive conformazioni geologiche, per raccontare un’esperienza capace di accontentare gli appassionati di sport outdoor così come i visitatori in cerca di relax ed emozioni a stretto contatto con l’habitat naturale.
La prima puntata andata in onda da lunedì 27 novembre a domenica 3 dicembre su Sky Sport Arena, Sky Sport Max e Cielo, è stata dedicata alle Grotte di Onferno.
La troupe è stata in visita all’area naturalistica sita nel territorio comunale di Gemmano, al suo borgo, al sentiero natura, al centro visite e alle Grotte di Onferno – Riserva Naturale. Il complesso carsico delle Grotte di Onferno, noto fin dal XIX secolo, è considerato tra i più importanti d’Italia tra le grotte nel gesso e ospitano la più importante colonia di pipistrelli della regione, oltre 8000 individui, con ben otto diverse specie protette.
La seconda puntata, che andrà in onda a partire da lunedì 4 dicembre, è invece incentrata sulla Valle del Senio. Il viaggio di Filippa Lagerbäck è cominciato da Tossignano, in provincia di Bologna, con una visita al Museo Geologico del Palazzo Baronale e all’antica Rocca, per avventurarsi poi alla scoperta della Vena del Gesso Romagnola – il più lungo e imponente rilievo gessoso in Italia, che si sviluppa per 25 km e ha una larghezza media di un chilometro e mezzo – passando per Sasso Letroso lungo un cammino scavato nel gesso, fino ad arrivare alla Grotta del Re Tiberio, parte terminale di un vasto sistema di cavità naturali che ha uno sviluppo complessivo di oltre 6 chilometri e un dislivello di 223 metri.
La giornata si è conclusa con la tappa ad uno dei borghi più belli d’Italia: Brisighella.